Au: “Troppi parlamentari inesperti, rischio caos anche per l’Università”

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Pubblichiamo la lettera che Andrea Volpi, Presidente Nazionale di Azione Universitaria, ha inviato al Corriere dell’Università.

“Non ci sono vincitori in questa tornata elettorale, ma c’è sicuramente uno sconfitto ed è l’Italia. Il centro destra ha compiuto una rimonta importante rispetto ai dati di dicembre ma certo è che il centro sinistra ha perso una partita già vinta. Il movimento 5 stelle facendo leva sulla rabbia e sul malumore degli italiani si è imposto addirittura come primo partito alla camera e questo è un segnale che nessun partito e nessun politico può sottovalutare.

Ci auguriamo però che ora si passi dalla protesta fine a se stessa alla proposta, che l’onestà e la trasparenza che Grillo ha tanto millantato in campagna elettorale si riflettano nella realtà, abbiamo il timore che questo movimento non sia in realtà diverso dagli altri, basti pensare all’anomalia di madre e figlio entrambi candidati ed entrambi eletti una al senato e l’altro alla camera.

Ci preoccupa perciò, e non poco, la presenza di così tanti parlamentari inesperti che rischiano di trasformarsi in cani sciolti e di creare solo un caos di cui l’Italia in questo momento non ha bisogno. Con la situazione che si è definita non è possibile garantire stabilità e governabilità a questo paese, ci auguriamo che le forze politiche si dimostrino responsabili e riescano a effettuare quelle riforme fondamentali, prima su tutte le riforma elettorale, per consentirci quanto meno di ritornare alle urne con più tranquillità e con una prospettiva di migliore governabilità, trasparenza e sovranità.

Qualunque sia la via che le forze in campo decideranno di percorrere chiediamo che si tengano presenti le necessità della popolazione e soprattutto dei giovani che sono il futuro di questa nazione e la cui situazione si fa ogni giorno più critica. Non basta annunciare più fondi all’università, è fondamentale che il prossimo governo continui a perseguire la strada della meritocrazia e della trasparenza, della lotta agli sprechi e alla rendite di posizione e non trasformi nuovamente l’università italiana in un diplomificio e in un ufficio di collocamento.

E’ necessario che tutte le azioni rivolte alla formazione giovanile puntino alla qualità e non più alla quantità e che l’approccio verso l’università e il mondo del lavoro si apra alle nuove esigenze del mercato e delle aziende e non sia più coperto dai paraocchi dell’ideologia. Siamo a disposizione di chiunque sarà il nuovo Ministro dell’Università per portare la nostra esperienza di rappresentanti degli studenti e proporre iniziative e soluzioni che mirino a rafforzare il sistema accademico italiano”.

Andrea Volpi

Presidente Nazionale di Azione Universitaria

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