Mazzocca: "Gli atenei campani in rete"

assessoremazzocca.gifResidenze, borse di studio e banda larga, ma soprattutto messa in rete delle università con le Istituzioni e il territorio. Questa la mission del neoassessore all’Università e Ricerca della Regione Campania, Nicola Mazzocca, un assessore tecnico, esponente del mondo dell’università e della ricerca, che ci espone i nuovi provvedimenti a favore degli studenti campani e, con passione, ci parla della sua filosofia fondata su impegno e responsabilità.
Assessore, parliamo delle nuove residenze universitarie.
Avremo quattro nuove residenze con 460 posti che si vanno ad inserire in alcune iniziative già partite nei giorni precedenti; abbiamo inciso sui tempi di ciò che già era programmato come Pozzuoli, la cui inaugurazione è prevista il prossimo luglio. Bisogna programmare ma soprattutto completare le azioni già fatte per renderle da subito fruibili: ecco perché la scelta di puntare sulla residenza di Pozzuoli, porre l’attenzione su Pico (il Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza inaugurato lo scorso 2 aprile) e valorizzare il Distretto Culturale di Arti e Musica che unisce l’Accademia e il Conservatorio.
Come distribuirete i 50 milioni di fondi FAS destinati alla creazione delle nuove residenze tra le università?
Le università hanno messo a disposizione un co-finanziamento individuato al loro interno. Gli atenei, con le loro Adisu di riferimento, hanno la responsabilità della gestione del sistema. La mia idea è di non pensare più ad una residenza in relazione ad una sola università o ad un’Adisu, ma un sistema in rete. Un modello nuovo, di welfare studentesco, in cui ognuno deve rendere sostenibile queste strutture e utilizzarle fortemente.
Dove sorgeranno le residenze?
Al centro direzionale per la Parthenope, al centro storico per l’Orientale, ad Aversa per la Sun e ci sarà un potenziamento del Campus di Salerno.
Anche quello delle mense è un servizio carente…
Il diritto al pasto è uno dei servizi che bisogna garantire a tutti gli studenti: la mensa ha un costo di gestione che non è basso per cui le Adisu devono stabilire delle priorità in base al loro bilancio. Vorrei che si lavorasse su progetti come le borse di studio, la ricerca e le infrastrutture come la larga banda. In un anno daremo la larga banda alle zone come l’alto casertano, il beneventano, l’avellinese e tutta la zona del cilento così da collegare all’università gli studenti che provengono da queste zone.
Ha nuove proposte per gli studenti campani?
Vorrei creare una maggiore osmosi, un maggiore legame tra le eccellenze campane che sono nelle altre università e la Campania in modo da utilizzare i nostri ricercatori e professori che sono all’estero quasi come “ambasciatori” delle università campane. Bisogna finanziare progetti di internazionalizzazione fondati su un concetto fondamentale: il merito. Nel nostro sistema universitario ogni ateneo eccelle in un certo tipo di attività ma per tutte la nostra idea è cercare di creare una rete tipo il politecnico regionale per mettere il sistema ancora più insieme e per dare un maggiore sviluppo al territorio.

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