Spazio, l’Esa apre agli astronauti disabili

L’Esa invita espressamente le donne a candidarsi: “Vogliamo ricervere le loro candidature”

L’Agenzia Spaziale Europea cerca nuovi astronauti e per la prima volta apre anche ad astronauti disabili con il progetto “Parastronauti”.

“Ciò che ci porta dall’essere disabili per andare nello spazio alla possibilità di andare nello spazio è solo la tecnologia”. Parola di Samantha Cristoforetti. Viaggiare nello spazio, essere letteralmente sul mondo, tra le stelle, è il sogno di ogni bambino. Il 2021 è l’anno in cui questo sogno potrebbe realizzarsi“.

Sia io che Samantha Cristoforetti, insieme agli altri miei colleghi astronauti, abbiamo sempre contrastato il concetto di astronauti-super eroi, siamo persone normalissime che fanno forse un superlavoro ed ora il programma per i disabili farà aprire ad ancora più persone la possibilità di fare attività spaziali”, ha dichiarato all’Adnkronos l’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano.

Le selezioni per i nuovi astronauti sono iniziate il 31 marzo e termineranno il 28 maggio.

Un’occasione più unica che rara se si considera che l’ultimo bando risale al 2008 e che dal 1978 l’ente europeo ha avviato tre campagne di reclutamento di questa portata.

Sono fino a sei i profili ricercati per i nuovi astronauti ma la vera novità è la storica apertura ai disabili.

Al momento possono accedere alle selezioni i candidati che hanno una disabilità alle gambe (amputazione al livello del piede o sotto il ginocchio), una forte differenza nella lunghezza delle gambe o una statura inferiore al metro e trenta.

Trattandosi di uno studio di fattibilità, “non possiamo garantire che il parastronauta volerà nello spazio – ha dichiarato Parmitano – ma metteremo tutto il nostro impegno per capire come adeguare i programmi. Vogliamo che questa sia un’evoluzione strutturale del volo spaziale”. Le donne nello spazio sono ancora una minoranza benché vi siano state recentemente figure di successo in tale senso come la nostra Samantha Cristoforetti.

L’Esa invita espressamente le donne a candidarsi: “Vogliamo ricevere le loro candidature – spiega l’Agenzia Spaziale Europea -. Non ci basta il 16% di donne che ha fatto domanda nelle campagne precedenti. Come Esa abbiamo l’ambizione di immaginare e rendere possibile il futuro, per riuscire a farlo abbiamo bisogno di ricchezza di prospettive”.

Ecco i requisiti necessari per candidarsi:

– essere cittadini europei o associati dell’Esa
– essere in possesso di una laurea specialistica o superiore in:
Scienze naturali
Medicina
Ingegneria
Matematica
Scienze informatiche
– avere un brevetto di pilota collaudatore sperimentale
– flessibilità i termini di sede e orario di lavoro
– buona conoscenza della lingue inglese, parlata e scritta
– richiesta disponibilità a partecipare ad esperimenti di bio-scienza

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