Asse Italia-Cina: Innovazione e ricerca non si fermano. Bergamo e Napoli presentano l'Academy

Bergamo riparte. Il capoluogo lombardo che è stato fra i più segnati per numero di vittime da Covid, sta riprendendo la sua “normalità” grazie all’impegno dei suoi cittadini e delle Istituzioni. Un ruolo importante in questa rinascita è senz’altro quello dell’università, con i suoi studenti, i docenti, il personale amministrativo, una comunità che sa costruire futuro.

Guarda alla futura formazione dei giovani la cerimonia di apertura dell’Academy CI-LAM China Italy Laboratory on Advanced Manufacturing, che si è svolta il 3 giugno, alla presenza(in collegamento) del ministro dell’università e della ricerca Gaetano Manfredi.

Il Ministro:

«Attenzione e reciprocità sono il sale della cooperazione tra l’Italia e la Cina, una relazione che ha dato i migliori frutti proprio sul terreno della scienza, dell’innovazione e  degli scambi tecnologici e continua a crescere in modo significativo. Il CI – LAM è una grande opportunità per le nostre università e i nostri giovani ingegneri, ma anche per le imprese e i centri di ricerca, per favorire un sempre maggiore confronto tra Spin off accademici, Start up e PMI innovative dei due Paesi. Incontrarsi, conoscere i rispettivi Paesi, lavorare insieme creando laboratori congiunti ed internazionalizzarsi: è così che si creano le premesse per l’applicazione delle convergenze sul terreno operativo, idea cardine sia della strategia cinese del “ Made in China 2025” e “ Internet +” che del piano italiano “industria 4.0, oggi Transizione 4.0”. Interazioni utili ancora di più oggi, vista la crisi economica che tutti dobbiamo affrontare, e di fronte alla quale mi impegno, anche come ministero, ad essere parte attiva nello sviluppo e nel rafforzamento del programma e delle sue articolazioni»

Le attività dell’Academy, causa Covid, sono organizzate in didattica a distanza: prevederà due serie di webinar e attività di match-making aventi finalità complementari. Per professionisti, manager e ricercatori sono stati previsti webinar sull’innovazione che mirano a promuovere un efficace scambio tra gli ecosistemi di innovazione dei due paesi sulla produzione avanzata, mentre la Summer School sarà rivolta a studenti, laureati e dottorandi con l’obiettivo di fornire lo stato dell’arte e le direzioni di ricerca future sulle tecnologie chiave nel mondo manifatturiero. 

«Negli ultimi anni – sottolinea Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università degli studi di Bergamo -abbiamo portato avanti una forte azione di internazionalizzazione e cooperazione su tutti i fronti, dalla ricerca scientifica alla formazione e al trasferimento tecnologico. Con la CI-LAM Academy trova pieno compimento di fatto il triplice ruolo che una moderna università si pone come missione privilegiata verso la società, vale a dire l’orientamento, la formazione e l’avviamento al mondo professionale di giovani talenti, lo sviluppo della ricerca scientifica fondamentale e applicata e il trasferimento e condivisione del sapere con gli altri attori del tessuto economico e sociale nel quale opera. E in un momento storico come questo in cui purtroppo esistono territori, come quello bergamasco, fortemente provati e lacerati dagli effetti dell’epidemia, una iniziativa come quella del CI-LAM ridà fiato, speranza e ottimismo per un futuro di crescita e rinascita del nostro Paese».

«La Federico II è tra i partner fondatori del CI-LAM Joint Lab on Advanced Manufacturing insieme con la China Science and Technology Automation Alliance e con l’Università di Bergamo, grazie alla scelta lungimirante dell’allora rettore Gaetano Manfredi. Oggi soprattutto, in un momento difficile di crisi, è necessario promuovere le azioni della ricerca e dell’innovazione tecnologica in una prospettiva di cooperazione nazionale e internazionale, che dia forza al ruolo strategico dell’Ateneo impegnato sui temi della Manifattura Avanzata e del trasferimento tecnologico, anche in collaborazione con il mondo delle aziende» aggiunge Arturo De Vivo, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II.

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