Alessandro Basso, il preside dei record e i 17 plessi da gestire

preside dei record

Dodici lavoro di ore al giorno, diciassette plessi da gestire, trecentosessanta chilometri a settimana. Alessandro Basso è il preside dei record a Pordenone: di mattina ad Azzano Decimo, dove è titolare, di pomeriggio a Cordovado, dove è reggente.

Sono 2.500 gli alunni che Basso deve seguire tutti i giorni. Ma le famiglie non sembrano averla presa bene: Sonia D’Aniello si è espressa in maniera contraria alle reggenze. “Di fatto è impossibile parlare con i dirigenti reggenti – ha raccontato la sua esperienza da fondatrice del Coordinamento genitori a Pordenone -. Il disagio per le famiglie è notevole”.

Basso, però, cerca di mettercela tutta: “La gestione a me affidata comprende sette plessi ad Azzano Decimo – conferma al messaggero Veneto – e dieci a Cordovado. Per fortuna ho ereditato un’ottima organizzazione. Ce la metterò tutta per fare bene il lavoro: certo l’impegno è notevole, ma affrontabile. Ciò senza nascondersi che per le scuole sarebbe meglio avere un dirigente titolare, sempre presente”.

Anche i sindacalisti confederali non ci stanno, e protestano per la situazione dei dirigenti “volanti” che gestiscono più istituti part time. La situazione dei presidi, comunque, rimane ancora molto complessa. Il concorso si è svolto due anni fa, ma sono tante le polemiche scoppiate: ricorsi un po’ dappertutto, nomine in ritardo e abbondanza di reggenze. In Lombardia, addirittura, alcune fasi del concorso sono state annullate dal Tar e dal Consiglio di Stato a causa delle “buste trasparenti” durante la prova, che permettevano di identificare i nominativi dei candidati.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Test d'ingresso: alla Sapienza distribuiti i quiz sbagliati

Next Article

Gaia, professoressa a 21 anni. Torna nella scuola dove ha studiato

Related Posts
Leggi di più

Stop ai cellulari in classe anche per i prof: “Si distraggono troppo”. Ma i sindacati non ci stanno

In provincia di Caserta la dirigente di una scuola ha emanato una circolare per vietare l'utilizzo degli smartphone anche al personale docente durante le ore di lezione. La preside aveva ricevuto diverse segnalazioni di un utilizzo improprio dei telefonini da parte dei prof. Ma i sindacati sono sul piede di guerra e hanno annunciato che impugneranno il provvedimento.