Al Parini di Milano nasce la prima casa editrice gestita da studenti

Dal business plan alla scelta del pubblico di lettori, passando per riunioni su strategie di marketing, collane e autori. Nel giro di un anno, poi, si inizierà a lavorare in una redazione vera e propria, tra letture e correzioni di bozze, traduzioni, decisioni su titoli e copertine.
Al liceo classico Parini di Milano nasce la prima casa editrice gestita direttamente da una scuola. Lo racconta Tiziana De Giorgio, in un articolo su Repubblica Milano. Vi lavoreranno gli studenti dal terzo anno alla maturità. Una vera e propria simulazione d’impresa che potrebbe trasformarsi in breve in una piccola e attiva realtà portata avanti direttamente dalla scuola.
Con la legge “Buona Scuola”, infatti, da quest’anno chi è iscritto al liceo è obbligato a seguire un percorso di tirocinio: una pratica che per la prima volta viene estesa anche agli istituti liceali. “Al Parini abbiamo giocato d’anticipo e già dallo scorso anno mandiamo i nostri ragazzi a fare esperienze lavorative – spiega il preside, Giuseppe Soddu – così abbiamo deciso di offrire un’opportunità in più: l’impresa formativa simulata fino a ora è stata usata soprattutto nei tecnici e nei professionali. Noi la riadattiamo per un’istituzione della cultura qual è il liceo classico. E non c’è niente di più vicino alla cultura di una casa editrice”.
In questi giorni la scuola sta stringendo accordi con chi nell’editoria ci lavora per davvero da anni. Partner istituzionali, grandi e piccole realtà che daranno il proprio contributo per seguire il lavoro dei ragazzi. “Un lavoro che li impegnerà per tre anni consecutivi – racconta Elena Marini, insegnante di lettere e responsabile del progetto – partiamo dal nulla, seguiamo tutto l’iter organizzativo burocratico che serve a fondare una casa editrice”.
“Il sogno è pubblicare per davvero i nostri testi da poter usare almeno all’interno del nostro istituto – conclude Soddu – le premesse e gli accordi che stiamo prendendo sembrano buone. Ma cerchiamo di rimanere con i piedi per terra”.

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