Cybersecurity, tra nuove sfide e opportunità di lavoro – Il tema è stato al centro di una giornata di lavori (riservata soprattutto ad enti e imprese del settore tecnologia e telecomunicazioni) organizzata presso la sede romana del Cnr da quest’ultimo assieme ad Anitec e Cotec, con la partecipazione della Polizia di Stato.
Tra i contenuti emersi, l’esigenza di poter controllare le reti di comunicazione a fini di sicurezza senza violare la privacy e la natura libera del web; il legame fra antispionaggio industriale e strategie antiterrorismo; l’impatto su cloud e big data. Comune denominatore e punto di partenza: l’importanza di rafforzare il rapporto tra l’industria, le istituzioni ed il mondo della ricerca.
La cybersecurity è un tema che sta assumendo sempre maggiore rilievo, in un’epoca in cui l’esigenza di controllo delle reti informatiche per ragioni di sicurezza pubblica si incrocia con la necessità di gestire reti di comunicazione strategiche per lo sviluppo economico e l’offerta di servizi innovativi.
Per questo Anitec, l’associazione confindustriale del settore Ict ed elettronica di consumo, assieme al Consiglio nazionale delle ricerche, a Cotec – Fondazione per l’innovazione tecnologica, con la collaborazione della Polizia di Stato ha organizzato una giornata di lavoro e confronto riservata alle imprese dell’Ict e delle telecomunicazioni. L’appuntamento si è tenuto il 13 gennaio a Roma, presso la sede del Cnr.
Tra le personalità intervenute Cristiano Radaelli, presidente Anitec, Luigi Nicolais, presidente Cnr e Alessandro Pansa, prefetto, capo della Polizia, direttore generale della pubblica sicurezza.
I principali temi affrontati sono stati: sicurezza delle reti, cyberattacchi e crittografia per la cybersecurity; sicurezza dei dispositivi mobili e dei sistemi di cloud computing; sicurezza dei software; gestione del rischio e della sicurezza dei sistemi; big data e condivisione delle informazioni nel rispetto della privacy; aspetti di informatica forense.
Per Cristiano Radaelli: “Le informazioni, assieme al capitale umano, sono il patrimonio principale di imprese ed organizzazioni. Per questo la loro gestione e la loro sicurezza rappresentano una priorità che, nell’era dell’Internet of everything, si traduce nell’esigenza di valorizzare sempre più figure professionali come data scientist, chief technology officer, sviluppatori mobili, big data architect. A livello europeo, le professioni Ict sono date in crescita del 27%. Il mercato della sicurezza informatica, in particolare, è fiorente ed è destinato a crescere da 75 miliardi di dollari di valore generato nel 2015 a 170 nel 2020. Più di 209.000 posti di lavoro nel campo della sicurezza informatica negli Stati Uniti sono attualmente vacanti e si prevede che la domanda mondiale sarà di 6 milioni entro il 2019, con un deficit previsto di 1,5 milioni. Per questo, l’emergere dirompente del tema della cybersecurity rende ancora più evidente questo scenario”.
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