Affissioni selvagge. Da settembre a “La Sapienza” ronde antidegrado

ronde antidegrado a La Sapienza

Ronde antidegrado a La Sapienza A La Sapienza, da settembre, chi distribuirà volantini o attaccherà manifesti senza autorizzazione potrebbe essere fermato e allontanato dal Campus. Con il nuovo anno accademico, infatti, prenderanno avvio le “ronde anti-degrado” approvate dal direttore dell’area organizzazione e sviluppo dell’università.

Gruppi di impiegati e dipendenti dell’ateneo, con tanto di divisa e distintivo, avranno il compito di girare la città universitaria alla ricerca di commercianti abusivi, elemosinanti, volantinatori senza permesso e attacchini vari.

Una misura necessaria, a sentire le dichiarazioni provenienti dall’ufficio del Rettorato, che descrivono l’attuale situazione come: “una vera emergenza per l’università, che in alcune zone è diventata terra di nessuno”

Ma il compito dei “sorveglianti” non si ferma qui: dovranno anche controllare che tutti, studenti e professori, facciano la raccolta differenziata; potranno segnalare e far rimuovere le macchine parcheggiate senza permesso all’interno della città universitaria e dovranno aiutare le matricole a orientarsi nella nuova disposizione delle Facoltà, anch’essa in vigore da settembre.

Immediata la protesta degli studenti, che non vogliono sentire parlare di presidi o vigilantes.

“Oltre ad accrescere un clima poliziesco di cui nessuno avverte la necessità  – ha affermato Lorenzo Pisoni, coordinatore romano dell’Udu – questa misura mette nel mirino i volantinaggi che sono uno dei pochi modi che abbiamo per far circolare tante idee e tanti punti di vista diversi”.

Mentre sulle contromisure da adottare, Pisoni ha le idee chiare: “La prima cosa che faremo? Volantinare contro questa restrizione dei volantinaggi.”

Nella disputa è intervenuto lo stesso Rettore dell’università, Luigi Frati, che ha dato rassicurazioni agli studenti: “A nessuno sarà proibito dare opuscoli,figuriamoci. Questa misura si inserisce solo nella nuova linea che ho voluto imporre da quando sono Rettore. Tutto deve passare dalle autorizzazioni, a partire dalle feste, come avviene in tutti i grandi campus europei”.

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