Sarà un Natale certamente più ricco quello che attende i docenti italiani. La legge di bilancio approvata lunedì dal Consiglio dei Ministri, infatti, ha stanziato circa 7 miliardi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici: a beneficiarne saranno circa 1,5 milioni che vedranno già nei cedolini di dicembre gli aumenti stanziati.
Il settore dove si avranno più ricadute positive sarà sicuramente quello della scuola visto che si tratta del comparto più popoloso della pubblica amministrazione con oltre 1,2 milioni di dipendenti.
Tutti gli aumenti
Per i docenti le cifre degli aumenti dipenderanno sia dall’anzianità che dal ruolo ricoperto. Un professore delle superiori riceverà in media 829,2 euro se è in cattedra da meno di otto anni e 1.228 se ha iniziato ad insegnare fra 28 e 34 anni fa. Simile, ma con valori leggermente inferiori, sarà il meccanismo per le scuole medie inferiori: si va dagli 829,2 euro ai 1.168 euro, mentre per le scuole dell’infanzia e primarie gli aumenti oscilleranno tra i 765,6 euro e i 1.056,2 euro.
Escluse Regioni ed enti locali
Gli aumenti riguarderanno quindi circa 1,5 milioni di dipendenti pubblici ma saranno esclusi gli impiegati e i dirigenti di Regioni ed enti locali perché queste amministrazioni, proprio come il personale tecnico delle università, solitamente pagano i rinnovi contrattuali con i propri fondi, e per garantire ai propri dipendenti lo stesso trattamento previsto per gli statali bisognerà quindi trovare spazi nel bilancio che permettano di rispettare l’obbligo di pareggiare i conti.
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