Vip vittime dell’università fantasma

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha finalmente disposto il sequestro e l’oscuramento del sito web

Luciano Ridolfi ritorna ad occupare le pagine dei giornali. Lo aveva già fatto nel 2010, quando il primo quotidiano della provincia pontina “Latina Oggi”, aveva confermato l’esistenza dell’ università fantasmaGiovanni Paolo I”, con a capo un rettore, ex tenente dell’esercito.
Questa volta, invece, arriva da Striscia la Notizia di Canale 5, e contemporaneamente finisce sulle pagine dell’Espresso, la notizia che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha finalmente disposto il sequestro e l’oscuramento del sito web.

Ce la metteva proprio tutta il Magnifico, Luciano Ridolfi per dare un peso alla sua università con una sfilza di vip insigniti di false lauree honoris causa o di titolo di cattedratico ad honorem. Buttiglione, Lino Banfi, lo stesso Ezio Greggio che fiutando l’inganno decise di non ricevere il titolo. Una manovra studiata nei dettagli per attirare l’attenzione di tanti imprenditori che in gioventù decisero di non completare gli studi. E per dare dimostrazione di una vasta offerta formativa, non solo si spaziava da comunicazione a medicina bensì veniva acclamata la “Scuola della comicità” che contava tra i cabarettisti, comici e cantanti.

La Giovanni Paolo I era stata inserita nella lista delle organizzazioni che rilasciavano titoli di studio senza nessun riconoscimento nell’ordinamento universitario italiano. Eppure fino ad oggi ha operato in tutta tranquillità, dando titoli a destra e a manca pur avendo una diffida da parte del Miur dal giugno 1993.

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