Violenze e molestie all’università, UDU lancia un questionario nazionale per dare voce a chi non riesce a denunciare

La compilazione del form non costituisce un atto formale di denuncia ma sarà possibile ricevere assistenza dai centri antiviolenza della propria città

L’Unione degli Universitari (UDU) ha lanciato un’indagine nazionale per mappare la percezione e la sicurezza all’interno delle università italiane, contro le violenze e le molestie. Questo progetto nasce dalla consapevolezza che, nonostante le numerose voci che si alzano in questi giorni, manca ancora una comprensione approfondita del fenomeno a livello nazionale.

“Nei giorni scorsi – afferma Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’UDU – abbiamo ascoltato le denunce di molte studentesse che, partendo dall’Università di Torino, hanno acceso i riflettori sul grave problema delle molestie e delle violenze negli atenei. Troppo spesso si è preferito tacere di fronte agli abusi subiti, per paura delle ripercussioni. Questo deve finire e, per questa ragione, abbiamo deciso di lanciare un’indagine nazionale”.

Gli obiettivi del questionario ‘La tua voce conta’

“La tua voce conta. Abbiamo voluto – spiega il sindacato studentesco – intitolare in questo modo il questionario, il quale si apre con una domanda: pensi che la tua università sia uno spazio sicuro? Grazie a questo canale, possiamo raccogliere dati concreti e testimonianze dirette da tutti gli atenei del Paese. L’obiettivo è duplice: da un lato, vogliamo portare alla luce la realtà dei fatti, spesso nascosta o minimizzata; dall’altro, intendiamo fornire alle istituzioni accademiche e agli organi di rappresentanza studentesca le informazioni necessarie per intervenire con misure efficaci. Ovviamente, la compilazione del form non sostituisce l’atto formale di denuncia che mantiene finalità diverse, per il quale è possibile farsi assistere dai centri antiviolenza attivi nella propria città”.

“L’indagine è completamente anonima e aperta a tutte le studentesse e gli studenti universitari iscritti alle università italiane oppure alle istituzioni di alta formazione. Invitiamo – conclude Piredda – la comunità studentesca a partecipare numerosa, contribuendo a rendere le nostre università spazi più sicuri e inclusivi. Per partecipare al questionario, è possibile compilarlo online tramite il sito web dell’Unione degli Universitari, al link unioneuniversitari.it/questionario-atenei-sicuri“.

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