Ecco un utile vademecum per affrontare al meglio la scelta del Master. Nella nostra Guida in edicola troverete tutte le informazioni per muovervi con disinvoltura in un’offerta sterminata.
I percorsi del post-laurea sono infiniti. Non c’è che da scegliere, e molto dipende dalle inclinazioni di ciascuno, oltre che dagli obiettivi professionali che ci si è imposti di raggiungere. È così che per fare l’avvocato, il medico piuttosto che l’insegnante non rimane altra strada se non quella che porta dritta alle scuole di specializzazione. Diverso il caso di chi voglia entrare a far parte del mondo accademico, ad attendere gli aspiranti assistenti di cattedra è il dottorato di ricerca.
Il master è forse il più gettonato, ma per chi non ha molti soldi da spendere, una possibilità è offerta dai corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo che, pur lasciando a desiderare sotto il profilo dell’occupabilità, hanno il merito di arricchire il curriculum dei corsisti con un’ulteriore esperienza formativa.
Scuole di specializzazione
Con test di selezione e colloqui da affrontare, la difficoltà sta tutta nell’accesso programmato. Per gli aspiranti insegnanti poi non è meno facile che per i medici, visto che anche in questo caso il numero dei partecipanti è alto e i posti messi a disposizione pochi. Lo stesso si dica per gli avvocati o gli psicologi. Si tratta di percorsi che abilitano alla professione e che contemporaneamente specializzano i corsisti in determinate materie o settori di intervento.
Dottorato di ricerca
È la strada da percorrere per fare carriera nell’università. Normalmente dura tre anni e consente anche la possibilità di usufruire di borse di studio lungo tutto il periodo di preparazione accademica. Il titolo, disciplinato all’art. 4 dalla legge 210/98, è spendibile non solo in ambito universitario, ma presso enti pubblici e soggetti privati impegnati in attività di ricerca di alta qualificazione. Per affrontare il concorso è necessario essere in possesso di una laurea specialistica o di vecchio ordinamento (lo stesso vale anche per le scuole di specializzazione), o in alternativa di analogo titolo accademico conseguito all’estero e riconosciuto come equipollente in Italia.
Quando l’Europa ti aiuta
I corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo coprono periodi di inattività con percorsi di formazione. I corsi sono i più disparati, e vanno dalle tecniche di vendita alla contabilità, dall’organizzazione di eventi alla comunicazione al front-office, fino all’apprendimento della lingua inglese e degli strumenti informatici, aspetti questi, per niente secondari alla ricerca di un’occupazione. D’altra parte l’iniziativa è a largo raggio. Nasce cioè, per eliminare gli squilibri socio-economici a livello comunitario, avvantaggiando le fasce più deboli. I finanziamenti sono parziali o totali, e per questo motivo occorre tenersi sempre aggiornati sulla pubblicazione dei bandi, visibili sui siti istituzionali degli organi nazionali o delle Regioni. Tutte le informazioni sul Fondo Sociale Europeo sul sito www.fondosocialeuropeo.it.
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