Il 92% dei lavori scientifici previsti per la Valutazione della qualità della ricerca (Vqr) 2011 – 2014 è stato regolarmente consegnato: a diffondere il dato è stata direttamente l’Anvur – Agenzia nazionale di valutazione del sistema nazionale universitario e della ricerca. La contestazione promossa da professori e dipartimenti di diversi atenei italiani che chiedevano a docenti e ricercatori di sabotare la valutazione evitando di inviare i risultati delle proprie ricerche al Cineca ha avuto un successo solo marginale.
Dei 100 mila studi previsti, in media due per ciascuno dei 49 mila docenti e ricercatori presenti nelle università italiane, appena l’8% non risulta pervenuto (erano solo il 4,7% nella precedente Vqr); di questi, inoltre, stando alle stime dei tecnici dell’Anvur, circa la metà è da attribuire alle mancato contributo di soggetti divenuti inattivi (per dimissioni, trasferimenti, aspettative, etc.) nell’arco del quadriennio 2011 – 2014. Solo il 4% dei docenti e ricercatori che mancano all’appello, dunque, avrebbero dato effettivo seguito alla protesta contro la Vqr.
In particolare, i dati di astinenza maggiore si registrano all’Università del Salento (70,7% di lavori previsti consegnati, il 25% in meno rispetto a quanto consegnato dallo stesso Ateneo nella precedente Vqr); molto basse anche le percentuali di Napoli Parthenope (73,7%) e dell’Università di Pisa, centro caldissimo della contestazione anti Vqr nelle ultime settimane (77,1%).
Al polo opposto, diverse università hanno consegnato il 100% degli studi e delle ricerche previste: così la Sant’Anna di Pisa e le private San Raffaele di Milano, Iuss di Pavia e Dante Alighieri di Reggio Calabria. Altissima l’adesione anche nella Ca’ Foscari di venezia (99,1%), al Politecnico di Torino (98%), alla Statale di Milano (95,4%) e alla Federico II di Napoli (93,9%). Bassa rispetto alle attese la risposta della Bocconi di Milano (appena il 91% degli elaborati consegnati) e quella della Sapienza di Roma (86,4%) che però paga la forte componente di inattivi fisiologica nel più grande Ateneo d’Europa.
“Sono molto felice oggi, anche se non ero preoccupato ieri – spiega alla repubblica, Stefano Fantoni, presidente Anvur – Il sistema universitario è sano e ha dimostrato di accettare la valutazione, concetto universalmente riconosciuto”. “Sono soddisfatto soprattutto dal fatto che gli atenei abbiano scelto di non farsi del male – ha ribadito il vicepresidente Andrea Graziosi – Sono favorevole alla battaglia sugli scatti d’anzianità, una semplice ingiustizia subita dai docenti universitari italiani, ma congelare la Vqr non è un’arma, è autolesionismo”.
Ben contrari rimangono i sostenitori della campagna Stop Vqr, lanciata dal sito specializzato Roars – Return on Academic Research: “Se il ministero dell’università utilizzerà questa VQR – scrivono in un comunicato i sostenitori della protesta – si troverà a distribuire la quota premiale in funzione della non adesione alla protesta, in larga misura correlata alla capacità di coercizione messa localmente in atto dai rettori. Alla luce di questi dati è possibile dire che la VQR è morta”.
Per maggiori informazioni è possibile scaricare a questo link la sintesi delle adesioni alla Vqr 2011 – 2014 prodotta dall’Anvur.
Related Posts
Venti crolli nell’ultimo mese: allarme sicurezza a scuola
Bilancio di Cittadinanzattiva: da settembre 2023 gli episodi sono già 89.
31 Ottobre 2024
Pupi Avati dottore in Italianistica: “Mai temere di essere ambiziosi, le cose diventano possibili”
Roma Tre conferisce la Laurea honoris causa al regista. Il rettore Fiorucci: "Laura per il suo film su Dante"
31 Ottobre 2024
Inneggia a Hitler in classe: studente sospeso per un giorno
E' successo in una scuola media di Ancona. Per il compagno di classe che lo aveva filmato, invece, sette giorni senza lezioni.
30 Ottobre 2024
Studente morto durante lo stage: condannati tutor e collega di lavoro
Lorenzo Parelli morì nel suo ultimo giorno di presenza in azienda il 21 gennaio del 2022.
29 Ottobre 2024