Usa, spara e uccide all’università del Michigan

Tre morti e cinque feriti, di cui alcuni gravi, è il bilancio dell’ennesimo sparatoria in una scuola americana. Il sospetto killer si è suicidato

Tre morti e cinque feriti, di cui alcuni in pericolo di vita. E il killer si è suicidato. Questo il bilancio dell’ennesima sparatoria avvenuta in una scuola negli Stati Uniti.

Questa volta la quotidiana follia americana riguarda un’università d’eccellenza, Michigan State University, uno dei centri di ricerca più famosi al mondo, con 50mila studenti e un modello, nato nel 1855, che ha fatto da pioniere a molte altre università americane. La violenza delle armi è arrivata anche qui, a East Lansing, 150 chilometri da Detroit. Ieri sera alle 20.18 la prima sparatoria al Berkey Hall, l’edificio che ospita le Scienze sociali. Non si conosce la dinamica, e non si sa niente riguardo le motivazioni. Secondo la polizia le sparatorie sono avvenute in molteplici posti, ma il killer è stato uno solo: nero, basso e robusto di corporatura, con indosso un cappellino con visiera tipo baseball, giubbotto di jeans, pantaloni neri e scarpe rosse. Ha sparato, poi è fuggito a piedi.

Studenti chiusi nel campus

Tutta l’area del campus è stata chiusa. Gli studenti sono stati invitati a restare chiusi in camera e a segnalare qualsiasi movimento sospetto. L’area del campus è enorme, come un paese. Tutte le attività scolastiche e sportive sono state sospese. La strada principale che attraversa il campus è stata presidiato da decine di auto della polizia, ambulanze e mezzi blindati. Scene che si ripetono puntualmente in America. Dopo una caccia all’uomo durata un’ora, il sospetto è stato trovato morto. Per le ferite autoinflitte, ha detto la polizia. L’uomo è stato identificato come Anthony McRae, 43 anni, nessun legale con l’università.

Oggi verrà ricordata la strage al liceo Douglas di Parkland, in Florida, dove il 14 febbraio 2018 un ragazzo entrò armato di un fucile da guerra: uccise 17 persone, tra studenti e personale scolastico, altre 17 furono ferite. Sempre in Michigan, il 30 novembre 2021, uno studente di 15 anni fece strage tra i compagni con una pistola semi-automatica: 4 morti e 6 feriti più un insegnante. L’arma era il regalo dei genitori per Natale.

Che cos’è il lock-up e il caso della figlia di Bianca Balti

Qualche settimana fa su instagram la modella italiana Bianca Balti aveva pubblicato delle stories in cui spaventata e in auto stava andando a prendere la figlia a scuola perché la polizia aveva segnalato di un uomo armato nel quartiere.

“La scuola ha mandato un messaggio dicendo che a causa di un’attività della polizia nell’area della scuola di Mia, i bambini erano stati tutti chiusi in classe. Il mio cuore si è fermato”. La modella racconta cioè che è appena successo nella scuola della figlia minore a Los Angeles, in California. “Il lato meno cool di vivere in America è che ho appena ricevuto un messaggio dalla scuola in cui mi dicevano che hanno messo i bambini in lock-upchiusi in classe, perché c’era dell’attività della polizia vicino alla scuola. Il mio cuore è esploso di paura. Questo è il lato oscuro del vivere in questo fot**o Paese”, si era sfogata Balti. A far scattare la procedura d’emergenza pare che sia stata la presenza di un uomo armato nelle vicinanze dell’istituto. “Per fortuna non è successo niente – aggiunge la modella -. Però l’idea che mia figlia di 7 anni quando suona l’allarme a scuola deve di corsa correre in classe e chiudersi a chiave è da pazzi“.

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