Urla, fischi e spintoni: ministra Giannini costretta ad annullare il suo intervento a Ferrara

Urla, grida e spintoni: così è stato accolto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, ieri, alla Festa dell’Unità di Ferrara. La reggente del dicastero di viale Trastevere era stata invita all’evento per discutere del futuro della scuola e della prossima riforma dell’Università; a causa della contestazione di un gruppo di manifestanti, tra cui sindacalisti e precari della scuola, il ministro Giannini non è riuscita nemmeno a salire sul palco della Festa dell’Unità e gli organizzatori hanno così deciso di annullare il suo incontro.
Non sono bastati gli appelli al dialogo sia degli organizzatori che di altri rappresentanti politici, i manifestanti non hanno mai smesso di gridare e di zittire chiunque prendesse parola: prima il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, ha proposto un incontro di una delegazione dei protestanti al termine dell’intervento del ministro, senza successo; poi un incontro con uno dei precari con la Giannini, di nuovo nulla di fatto.
Neppure il tentativo di una insegnante precaria e di sua figlia di prendere parola e rivolgere una domanda al ministro è riuscito: i manifestanti hanno continuato a rendere impossibile il dialogo con urla e fischi.
“Questa cosa è accaduta solo qui e a Bologna – ha commentato la segretaria nazionale Dem con delega alla scuola, Francesca Puglisi – E quelli che protestano sono gli stessi di Bologna (dove lo scorso aprile è avvenuta una contestazione molto simile, sempre ad una Festa dell’Unità, ndr), li conosco uno a uno. Mi dispiace per Ferrara, che si fa rovinare la festa da un piccolo gruppo di  bolognesi”.
Qui sotto il video della contestazione:

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