Università in presenza, Messa: “Riapertura dopo Pasqua”

“Mi scrivono tanti al II anno ancora non hanno potuto vedere un’aula universitaria e sono affranti come i ragazzi delle scuole”

L’università riprenderà in presenza ma solo dopo Pasqua, forse e non dapertutto. Dopo lo stop dovuto all’aumento di contagi da Coronavirus, la ministra Cristina Messa ha assicurato che il governo farà di tutto per consentire agli studenti di “tornare nelle università nel secondo semestre a seconda delle zone”. “Spero si riesca dopo Pasqua – ha detto la ministra – per lo meno aprirne una parte. Alcune attività come i laboratori sono ancora aperte – ha chiarito – più veloci andremo nella vaccinazione e più riusciremo a riaprire“. A gennaio il governo Conte II aveva dichiarato che gli atenei avrebbero riaperto le porte già a febbraio, con lezioni in presenza al 50%. “Ho sollecitato i rettori a predisporre piani per la riapertura dell’attività a febbraio”, aveva spiegato il ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi.

Per il futuro, ha chiarito la ministra in un’intervista Sky, “tutte le università useranno la Dad in maniera complementare alla presenza: se vogliamo rendere più internazionale la nostra università potremo condividere con le università straniere i percorsi, abbiamo ora le strutture per farlo”. Per Messa, i ragazzi hanno bisogno di tornare in presenza, la fascia di età 19-22 anni è delicata per scelte e percorsi. “Mi scrivono tanti al II anno ancora non hanno potuto vedere un’aula universitaria e sono affranti come i ragazzi delle scuole”, ha spiegato.

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