Sono i “furbetti delle borse di studio”: quegli studenti che dichiarano il falso pur di accedere alle sovvenzioni messe a disposizione dalle Università e dagli Uffici per il diritto allo studio.
Oggi l’ARSSU (Azienda regionale per i servizi scolastici e universitari della Liguria) ha revocato per falsa dichiarazione ben 290 delle borse di studio concesse per il 2012. Un totale di 300 mila euro in sovvenzioni e in servizi allo studente, come la mensa o i posti letto, che verranno messi a disposizione degli studenti meritevoli del prossimo anno accademico.
Una percentuale che si attesta intorno al 10% delle domande di borse ricevute dall’Ufficio regionale della Liguria che quest’anno, anche grazie ai fondi recuperati, distribuirà 3.172 borse di studio (390 monetarie e 1244 in servizi), 300 in più rispetto allo scorso anno.
Ma la lotta ai “furbetti delle borse di studio”, non si limita solo alla Liguria: lo scorso luglio, ad esempio, l’Università di Teramo ha stipulato una convenzione con la Guardia di Finanza per verificare i dati autocertificati dai ragazzi che richiedono i contributi allo studio. Le Fiamme Gialle effettueranno, cos, dei controlli a campione in base ai dati forniti loro dall’azienda che gestisce le borse (Adsu).