Università di Sassari, è bufera per l'evento organizzato dalla massoneria nell'ateneo

Nella locandina dell’evento in ricordo del politico Armando Corona presso l’aula magna dell’Università di Sassari, c’è una parola che salta agli occhi: Massoneria Universale. Il termine innesca un rimando istantaneo a lobby, comitati d’affari, complotto, cospirazione, società segreta, uomini col cappuccio, iniziazione, poteri occulti. I primi a chiederselo sono stati i sindacati: «Abbiamo sperato sino alla fine che fosse un bizzarro esempio di fake news – dicono Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Confsal – invece la notizia è tristemente autentica e dobbiamo concludere che i valori della massoneria hanno fatto formale ingresso nell’Ateneo». Gli fanno eco i commenti  del “Comitato Lavoro, Democrazia, Costituzione”, del quale fanno parte docenti universitari come Antonietta Mazzette, costituzionalisti come Omar Chessa, politici come Giovanni Meloni e degli studenti dell’Unione degli Universitari: «Non si trova un precedente di questo genere nella secolare storia dell’Ateneo turritano e appare difficile trovarne uno anche in quella delle altre università d’Italia». Secondo quanto scrive Luigi Soriga su La Nuova Sardegna c’è imbarazzo nelle istituzioni. Il sindaco non ha molta voglia di esprimersi. La responsabile della segreteria del Rettore, Anna Deriu, mette le mani avanti: «La pratica è stata gestita dal mio ufficio. Come spesso accade abbiamo affittato lo spazio dell’aula magna a chi era disposto a pagarlo. L’evento che ci avevano prospettato era questo: un convegno sulla figura di Armando Corona, politico, già presidente del Consiglio regionale e dirigente nazionale del Partito Repubblicano. Nessun accenno alla massoneria».
Ma Corona fu gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dal 1982 al 1990, e non è un particolare marginale dato che il promotore dell’incontro è proprio la più grande e antica associazione massonica nazionale. Anche il rettore Carpinelli prende le distanze: «Non c’è alcuno sdoganamento della massoneria da parte dell’Università. Non mi pare che nella locandina compaia in alcun modo il logo dell’Ateneo. Quanto ai miei saluti, sono stati inseriti senza che nessuno me li chiedesse, perché consuetudine ed educazione vuole che il padrone di casa dia il benvenuto». Domanda: se Casa Pound volesse organizzare un convegno su immigrazione e accoglienza in aula magna, sareste altrettanto ospitali? Risposta: «Siamo laici e aperti al dialogo. Bisogna vedere come avrebbero intenzione di affrontare il tema». Domanda: farà i saluti al convegno di sabato prossimo? Risposta: «Non so se sarò in città e che impegni avrò quel giorno». Mentre il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ci sarà: “Intervenire al convegno non mi crea affatto imbarazzo, come presidente del Consiglio regionale vengo spesso invitato a parlare di personaggi che hanno lasciato il segno nella storia della politica – afferma – Sono intervenuto nella conferenza su Paolo Dettori, lo farò anche per Armando Corona. Che fu presidente del Consiglio regionale esattamente come lo sono io ora – ma sottolinea -. Il suo ruolo all’interno della massoneria non sarà materia del mio discorso».
 

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