Università di Padova, Grillo invitato a lezione viene stoppato: "Troppi problemi"

Essere invitato ad una lezione all’università e finire per doverla seguire dal tablet. È lo strano caso accaduto a Beppe Grillo, cofondatore del Movimento 5 Stelle, che invitato all’ultima lezione di un corso di robotica all’Università di Padova ha ricevuto lo stop dell’ateneo per “problema di opportunità politica”. Sfiorato l’incidente diplomatico, il comico genovese ha trovato comunque il modo di partecipare alla lezione in streaming e di salutare gli studenti dal monitor di un robot con tablet incorporato. L’insolita vicenda, che mescola politica, didattica e fantascienza all’ombra del Santo, riguarda il corso di studi di Informatica medica, a cavallo tra il dipartimento di Salute della donna e del bambino e quello di Ingegneria dell’informazione; il responsabile del corso è Roberto Mancin, ingegnere informatico ed esperto di neurorobotica sociale, che si occupa di sistemi e tecnologie innovative in ambito sanitario. Mancin ha portato a Pediatria la robot therapy per distrarre i piccoli pazienti in attesa di intervento e ha addirittura inserito un robot nella commissione di laurea che ha ascoltato la tesi di un suo studente; in passato, il professore e i suoi robot sono saliti anche sul palco degli spettacoli padovani di Beppe Grillo, che ha sempre dedicato ampio spazio ai temi dell’intelligenza artificiale.

Nulla di strano, dunque, che nei giorni scorsi Mancin abbia scritto a Grillo e gli abbia detto che il suo corso terminava mercoledì, con l’ultima lezione del semestre in un laboratorio di robotica davanti a una decina di studenti. Quel che forse il professore non si aspettava è stata la risposta di Grillo: proprio in questi giorni, infatti, il padre del Movimento 5 stelle ha presentato la nuova versione del suo blog, dove ha intenzione di tornare a viaggiare e realizzare interviste con temi e personaggi all’avanguardia. Travolto dall’entusiasmo, Grillo ha risposto che sarebbe venuto a Padova di persona per assistere all’ultima lezione di Mancin, con telecamere al seguito per raccontare l’esperienza sul suo blog.

Martedì, quando la voce è arrivata al rettore Rosario Rizzuto, l’allarme era già rientrato: il direttore di dipartimento di Ingegneria dell’informazione, Sandro Zampieri, era già intervenuto per spiegare che organizzare un incontro del genere sarebbe stato un po’ problematico. “Abbiamo solo fatto notare che l’arrivo di Grillo avrebbe suscitato un enorme clamore mediatico, e che il laboratorio di robotica non era proprio il luogo più indicato per ospitare un evento di questo tipo”, spiega. Di fronte al richiamo del dipartimento, Mancin ha fatto retromarcia e ha chiesto a Grillo di rimanere a Genova, mentre Rizzuto ha preso atto della situazione e si è limitato a sottolineare che la presenza di Grillo in aula avrebbe sollevato un problema di opportunità politica. Mercoledì, viste le premesse, l’ultima lezione del corso si è svolta a porte chiuse, con intrusi allontanati e ingresso riservato agli studenti registrati; in aula ovviamente c’era anche un umanoide con un tablet. E sul monitor c’era Beppe Grillo, in collegamento da Genova, che ha ascoltato la presentazione del professor Emanuele Menegatti, quindi ha parlato agli studenti: “Sono entusiasta delle cose che fate, la robotica è molto importante per lo sviluppo dei bambini. Continuate così”.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

La rassegna stampa di venerdì 26 gennaio

Next Article

Via libera al farmaco contro la cecità nato dalla ricerca di Rita Levi Montalcini

Related Posts