Università di Genova, calano gli iscritti: “E’ colpa della crisi”. Ma il bollettino raddoppia

università di Genova

Nessun tonfo clamoroso, ma la tendenze sono già delineate. Sono chiuse le iscrizioni all’Università di Genova, non senza qualche sorpresa. I numeri parlano complessivamente di un calo rispetto all’anno scorso, “soprattutto per colpa della crisi” – spiegano dall’Ateno ligure.

“La diminuzione delle domande di ammissione ai corsi è imputabile principalmente alla crisi economica”, spiega a Repubblica la professoressa Marilena Carnasciali, delegato del rettore all’orientamento. “Negli anni passati lo stesso studente presentava domanda per quattro, cinque corsi, soprattutto nell’area medica e farmaceutica, ma ora, per evitare spese inutili ai test d’ingresso, molti ragazzi tendono a focalizzare il loro impegno su due corsi al massimo”.

Proprio a questo proposito CorriereUniv ha scoperto che a Genova le tasse d’iscrizione ai test d’accesso a numero programmato sono quasi raddoppiate rispetto all’anno scorso, passando da 30 a 50 euro, per un giro d’affari che arriva a superare di gran lunga i 200mila euro.

Medicina, comunque, sembra tenere: sono 9.748 le domande presentate, rispetto alle 10.444 dell’anno scorso. “Il calo delle domande mi colpisce poco comunque – spiega il delegato all’orientamento – dal momento che nella maggior parte dei casi le richieste inoltrate sono superiori di due tre volte il numero dei posti disponibili”.

La sorpresa arriva, comunque, da Teorie e Tecniche della mediazione interlinguistica, dove le domande presentate sono state di gran lunga superiori rispetto al 2012. “Senz’altro è frutto dell’ottimo lavoro svolto negli anni dai colleghi di Lingue”, conclude la professoressa Carnasciali. “E’ un corso che può offrire importanti sbocchi, e conserva sempre il suo appeal, visto che la società in cui viviamo è sempre più multiculturale e globalizzata”.

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