Atenei 3.0, strategie internazionali

laureauniversita.jpgMae-Miur-Crui: insieme per delineare le future strategie a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle Università. Che dovranno “fare sistema” per far crescere il comparto a livello globale, in un’ottica di valorizzazione delle competenze. Un discorso ribadito venerdì scorso a Roma nell’ambito della conferenza interistituzionale di scena alla Farnesina dal titolo «Strategie a sostegno dell’internazionalizzazione del sistema universitario italiano».
Il Ministero degli Affari Esteri (Mae) in coordinamento con il ministero dell’Università (Miur) e con la Conferenza dei rettori (Crui), ha indetto la Conferenza per coinvolgere in un’azione di sistema tutte le Università e il Consiglio universitario nazionale, puntando alla sostenibilità grazie al coinvolgimento del ministero per lo Sviluppo Economico, l’Ice, l’Enit, Confindustria, le associazioni camerali, le Regioni e i Comuni sedi di atenei.
La Conferenza mira all’istituzione di un «Gruppo di Lavoro» Mae-Miur-Crui deputato all’internazionalizzazione del sistema universitario, con l’obiettivo di monitorare le attività internazionali degli atenei anche attraverso «un’innovativa piattaforma interattiva» (di tipo 3.0) che costituisce uno strumento informatico a vantaggio delle Università per rendere accessibili accordi e progetti interuniversitari all’estero.
Inoltre, il Mae ed il Miur intendono sostenere, anche attraverso la rete diplomatico-consolare all’estero, le attività delle università, armonizzandole con le altre iniziative del sistema Italia all’estero, in sinergia con il sistema produttivo e gli enti locali.
In tale contesto verranno valorizzati e diffusi i modelli per l’attrazione di talenti stranieri in Italia (quali Invest Your Talent in Italy per il suo impatto sul sistema economico ed il progetto One Dream, One City del Comune di Milano, ambedue miranti a migliorare il ranking delle nostre Università a livello mondiale), ed incoraggiate le iniziative promosse da enti locali e privati per accrescere la presenza di talenti stranieri, con innegabili vantaggi per le realtà territoriali del Paese anche in termini di indotto legato al settore del turismo.

Manuel Massimo

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