Università 2.0

Anche gli atenei italiani sono caduti nella rete. C’è chi inizia a muovere i primi passi e chi è già un esperto del web 2.0. Ognuno comunque sta affidando la propria sopravvivenza al suo sito ufficiale. Un trampolino di lancio, ma specialmente un biglietto di presentazione per le future matricole.

Anche gli atenei italiani sono caduti nella rete. C’è chi inizia a muovere i primi passi e chi è già un esperto del web 2.0. Ognuno comunque sta affidando la propria sopravvivenza al suo sito ufficiale. Un trampolino di lancio, ma specialmente un biglietto di presentazione per le future matricole. Da Nord a Sud, ne abbiamo scelti quattro per voi: Milano, Firenze, Roma e Napoli. Nessuna vanagloria statistica: sono “solo” quattro mega-siti scelti per disposizione geografica, aspetto estetico e importanza dell’istituzione.
“Guardi sul sito, lì c’è tutto”. Quante volte, chiamando l’URP del proprio ateneo, ci si è sentiti rispondere con questa frase dal tono venato da striature color scarica-barile? Eccoci qui, studenti del terzo millennio, protagonisti del web 2.0, affezionati alla rete come ad un Paese immaginifico, immenso e democratico, infilati gioco-forza nel collo d’imbuto del mega-sito ufficiale della propria istituzione universitaria.
Un collo d’imbuto che abbiamo vivisezionato per voi. Addentrandoci nei meandri di quattro portali di altrettante università italiane, prese come campioni della categoria e messe sulla tavola operatoria del nostro cesello indagatore. Sono, da nord a sud, Milano, Firenze, Roma – Sapienza e Napoli – Federico II. Nessuna vanagloria statistica: sono “solo” quattro mega-atenei scelti per disposizione geografica, aspetto estetico del sito e importanza dell’istituzione. Con tanti, inaspettati, aspetti comuni. E una caterva di differenze.
Milano – www.unimi.it è un portale arioso, ampio e variegato, a cui fanno riferimento 3500 pagine e quasi 8000 documenti, guardato ogni mese da più di 600mila utenti unici che navigano più di 5 milioni e mezzo di pagine. La gestione è tricefala: i contenuti al Comitato di Redazione e a 80 contributori-antenne che fanno parte di diverse strutture dell’ateneo; le notizie e gli avvisi alla redazione giornalistica web, che fa parte dell’Unità di Comunicazione; la gestione tecnica alla Divisione Sistemi Informativi. L’uniformità tra i vari siti dell’ateneo è, in questo momento, un bene work in progress: la presenza web dell’Università di Milano è stata infatti recentemente investita dal progetto FaRe (Facoltà in Rete), che mira alla condivisione di piattaforme tecnologiche e all’adozione di criteri uniformi di struttura, grafica e logiche di navigazione. Nella primavera del 2009 l’Ateneo ha realizzato inoltre un’indagine conoscitiva, alla quale hanno aderito 7049 studenti (l’11% del totale). Risultato: la realizzazione della pagina personale dello studente, la Unimia, un ambiente web unico dove lo studente trova tutte le informazioni relative a se stesso dentro all’Ateneo, e da dove può sbrigare un sacco di pratiche burocratiche. La peculiarità rispetto agli atri atenei è che Unimia è uno spazio personalizzabile, una specie di mini-portale proprio (un po’, tanto per dare l’idea, come la prima pagina di google). Inoltre, l’Ateneo di Milano gestisce un proprio sito (www.cosp.unimi.it) dal quale è navigabile la banca dati dei laureati e la Bacheca Offerte di Lavoro, per cercare di dare un input e un output costanti e continui tra studenti e laureati e mondo del lavoro.
Firenze – www.unifi.it è un sito dall’home page extra-dominata da una mega-sezione centrale nella quale è inserita una foto (cambiata con cadenza periodica) di particolare senso estetico che suggestiona il visitatore con sicuro obiettivo d’impatto. Unifi.it, il cui numero di pagine visitate annualmente supera i 32 milioni, è un prodotto realizzato a molte, moltissime mani. Lo sviluppo e la gestione tecnologica del sito è compito dell’Ufficio Siti Web, che a sua volta fa parte del Centro Servizi Informatici e Informativi dell’Ateneo Fiorentino (CSIAF). L’aggiornamento contenutistico è invece onere e onore dell’Ufficio Redazione Sito Web. Alcune aree sono poi aggiornate direttamente dall’Ufficio Stampa (quelle più “giornalistiche”, tipo: “Notizie dall’Ateneo”, “Agenda Eventi” e “Notiziario”, come avviene a Milano), mentre la sezione “Avvisi” è di competenza ibrida tra l’Ufficio Redazione Sito Web e l’Ufficio Stampa. Un gran bel brain storming, quindi! Per i siti delle facoltà e delle varie strutture il diktat è: decentramento. Ognuna ha infatti un proprio webmaster, che si occupa del sito e che ne gestisce il contenuto. Con qualche paletto, però: i siti decentrati sono infatti redatti usando un modello, il “site-CMS format”, che è stato realizzato dal CSIAF basandosi su un sistema di gestione dei contenuti costruito integralmente su software open source (l’MD-Pro), tra l’altro completamente gratuito. www.unifi.it è, infine, anche il portale dei servizi offerti agli studenti, sia di quelli più “amministrativi” (raggiungibili tramite il link all’url https://stud.unifi.it:8080/, presente sulla home page); sia di quelli di e-learning, raccolti nell’url https://e-l.unifi.it, dal quale si raggiunge una piattaforma di ambiente collaborativo a supporto della didattica (che, a prima, primissima vista, non sembra particolarmente vissuta…).
Roma – La Sapienza – www.uniroma1.it ha un’home page razionale, che sta tutta in uno schermo da 19’’, redatta in pochi link organizzati per settori. È un sito guardato quasi un milione e mezzo di volte al mese, con più di tre pagine navigate a visita. La redazione del sito è sulle spalle di una “amministrazione centrale” che ne sopraintende lo sviluppo e ne cura l’aggiornamento in costante contatto con ogni struttura decentrata dell’Ateneo più grande d’Europa (secondo al mondo, per numeri di iscritti, soltanto al Cairo). Tutti i servizi interattivi di supporto alla vita burocratica e didattica dei singoli studenti sono organizzati all’interno del portale “infostud”, punto di vanto e di maggior stress informatico dell’intera struttura. “www.uniroma1.it ha sempre funzionato davvero bene”. A dircelo è Giuseppe Rodà, senatore accademico della Sapienza eletto rappresentate degli studenti nelle liste di Azione Universitaria, che ci permette di guardare il sito con l’occhio di chi lo usa tutti i giorni: “Il vero problema è da ricercarsi nei siti delle facoltà, ognuna delle quali gestisce con fin troppa autonomia i propri spazi on-line. Risultato: alcuni sono davvero inguardabili. Devono adeguarsi”. Tornando a uniroma1.it, quale il link davvero indispensabile? “Quello della sezione studenti. Tra l’altro, in quella sezione c’è un pulsante favoloso, quello dei diritti degli studenti, gran bell’esempio di trasparenza. E poi, grandi applausi a infostud: ci risolve un sacco di file”. Insomma, voto alto? “Sì, altissimo. Gli darei 8 decimi. Forse anche 9”. Alla Sapienza, comunque, non stanno con le mani in mano. Poco prima di Natale, infatti, è stato creato un “Comitato Editoriale Web”, convocato con il compito di fare di uniroma1.it un vero, autentico, interattivo portale on-line. Work in progress, quindi. Perché tutto è perfettibile. Niente è immobile. Soprattutto sul web.
Napoli – Federico II – www.unina.it è un sito dall’home page stracarica di link, con un numero medio di visitatori unici mensili che sfiora il milione, con punte di 3 milioni a settembre. La struttura di pubblicazione è la più snella tra quelle esaminate: alla sezione “Ateneo”, ad esempio, lavorano soltanto due persone, in forza all’URP dell’Università. Le richieste di pubblicazione che arrivano dall’interno della struttura s’intendono tacitamente autorizzate alla pubblicazione, mentre quanto arriva da enti esterni deve passare attraverso il vaglio del direttore amministrativo. Struttura snella, organicità zero. Dei 4 atenei, la Federico II è quella che on-line è più decentrata: i siti delle facoltà, infatti, sono in tutto autonomi e indipendenti rispetto a unina.it, sia per i contenuti che per lo stile. Risultato: tutti completamente diversi, raccolti in un guazzabuglio di link redatto nella megasezione “Elenco siti istituzionali” raggiungibile dall’home page. Il sito unina.it, infine, costituisce l’albo ufficiale dell’Ateneo: di conseguenza, bandi e notizie ufficiali sono sempre pubblicati e aggiornati in tempo (quasi) reale. Per la prenotazione degli esami e la modifica dei dati anagrafici, è attivo (e si trova in fase di perfezionamento) il servizio ESIS, attualmente non integrato con l’area riservata del portale. La pubblicazione di dispense e di materiale per la didattica sono assicurati a due servizi (anche questi, completamente autonomi): il “webdocenti” e il “campus”.
Simone Ballocci

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