UDU denuncia irregolarità per i voti dei fuori sede

L’Unione degli Universitari denuncia alcune violazioni ai seggi elettorali verificatesi nelle giornate delle votazioni referendarie. Come sindacato studentesco si è visto promotore della campagna “IO VOTO FUORI SEDE” tesa a garantire il voto al referendum anche agli studenti fuorisede che erano impossibilitati a tornare nel paese di origine per votare.

Tramite le sedi locali che hanno svolto il ruolo di  intermediari con i comitati promotori del referendum e i partiti presenti in Parlamento, hanno accreditato, come rappresentanti di lista, quasi 10.000 studenti universitari fuori sede, voti che  altrimenti  sarebbero andati persi.

In quanto rappresentanti di lista tali studenti hanno la possibilità di votare nel seggio loro assegnato, fornendo i loro dati e un documento d’identità.

L’accordo tra il sindacato degli studenti e i comitati promotori è stato reso possibile dalla possibiità per i due partiti promotori del referendum PD e IdV di nominare due rappresentanti di lista a seggio nelle diverse sedi elettorali in Italia.

All’UDU sono arrivate segnalazioni precise da parte di studenti di Pisa, Milano Catania e altre citta italiane (le rivendicazioni sono state trasversali, lungo lo stivale) che si sono visti negare i loro diritto al voto.

A Pavia, alla presentazione della loro scheda elettorale da parte dei giovani, il presidente di seggio ha affermato che alla luce di un’emai inviata, era loro impedito di votare. I giovani, a cui è stata negata la possibiltà di revisionare l’email su loro richiesta,  si sono recati dai poliziotti e, solo dopo avere minacciato di rivolgersi al programma televisivo “Le Iene” hanno potuto compiere il loro diritto ad esercitare il voto.

L’UDU dichiara: “Se i comportamenti di alcuni presidenti di seggio sembravano figli di poca esperienza o dovuti a mancanza di informazioni, altri accompagnati con arroganza sembravano mirati ad evitare che gli studenti potessero votare. Se alcune situazioni si sono sbloccate con l’intervento della forza pubblica, denunciamo con forza il comportamento fazioso di questi presidenti di seggio”.

Pertano invitano gli studetni che, riscontrano anomalie nel loro diritto al voto, a rivolgersi alla forza pubblica presente nel seggio e poi a contattarli immediatamente.

Nella maggior parte d’Italia le operazioni di voto si stanno svolgendo in maniera lineare è il flusso dei partecipanti è continuo e abbraccia ogni fascia generazionale.

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