Ucraina, l’università italiana in soccorso a studenti e ricercatori. Carrozza (Cnr): “Voce della scienza deve levarsi ancora più forte”

Messa: “Condanna alla ad aggressione e violazione diritti umani. Nostra comunità unità, solidale e reponsabile”. Pronto un fondo da 500mila euro per borse di studio per studenti, docenti e ricercatori ucraini

Si mobilita ache il mondo accademico italiano per dare un supporto alla popolazione ucraina, nello specifico sono state attivate da parte del ministero dell’Università borse di studio e alloggi per studenti, docenti e ricercatori ucraini. “La nostra comunità scientifica, che si fonda su principi democratici e di libertà, è chiamata anch’essa a manifestare sostegno, solidarietà e vicinanza al popolo ucraino”, ha scritto il ministro, Maria Cristina Messa, in una nota inviata a tutti i rettori delle università italiane, ai presidenti degli AFAM e a quelli degli enti di ricerca.

Borse di studio e alloggi per ricercatori

Il ministero dell’Università e della Ricerca sta monitorando costantemente l’evoluzione della situazione in Ucraina in raccordo, in particolare, con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con quello della Difesa, per garantire ogni necessario e fattivo supporto per promuovere concrete azioni che possano portare celermente all’accoglienza di studentesse e studenti, ricercatori e professori ucraini nelle università, negli enti di ricerca, e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica del nostro Paese.

“Il ministero, quindi, sta raccogliendo ogni tipo di disponibilità, in particolare sotto forma di borse di studio e alloggi, a ospitare studenti, docenti e ricercatori ucraini. Il raccordo tra gli attori della comunità scientifica nazionale – continua Messa – consentirà, sul piano dell’azione governativa, di essere più rapidi nel fornire risposte efficaci alle richieste e alle esigenze che emergeranno, sin dalle prossime ore. Confido nella massima collaborazione e sinergia tra tutti noi, certa che, ancora una volta, la nostra comunità si troverà unita, solidale e responsabile”.

Cnr sospende missioni con la Russia

“In questi giorni nei quali il mio pensiero, come quello di tutti, è rivolto alla guerra in Ucraina, sto conducendo alcuni incontri a livello europeo che mi confermano come la scienza resti un fondamentale veicolo di amicizia e collaborazione, che sono la base del progresso e del benessere. Tengo a dirlo oggi, a margine delle manifestazioni per i 15 anni dell’European Research Council, che è non soltanto un formidabile strumento di supporto e finanziamento dell’Unione ma anche il simbolo di una visione comunitaria della ricerca, che produce eccellenza attraverso la cooperazione tra Paesi”. Così in una lettera la presidentessa del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Maria Chiara Carrozza. Il Cnr, come altri enti di ricerca europei ha sospeso accordi e missioni di ricerca con Mosca e si è attivato per offrire disponibilità e sostegno alle ricercatrici e ai ricercatori ucraini.

Una decisione difficile, quella di Carrozza, che tiene a sottolineare nella missiva. “Come hanno ribadito alcuni scienziati russi, è impensabile fare ricerca scientifica senza la collaborazione tra soggetti e istituzioni di nazioni diverse. Ricercatrici e ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, che intrattengono relazioni professionali in tutto il mondo, lo sanno bene. È quindi con dolore che ho dato loro indicazione di sospendere le missioni in Russia e annunciato che quest’anno non rinnoveremo gli accordi con istituzioni accademiche e di ricerca della Federazione. L’Unione Europea ha infatti adottato sanzioni con le quali intende scongiurare l’eventualità che pur legittime collaborazioni di ricerca possano fornire involontario sostegno all’azione militare”. L’augurio, però, è quello di un ritorno al più presto a collaborazioni scientifiche in nome della ricerca: “La voce della scienza, in questo momento, deve levarsi ancora più forte, poiché non c’è vera pace senza avanzamento culturale, conoscenza, comprensione delle cose e delle persone, senza progresso, benessere, sviluppo – conclude Carrozza -. Per questo unisco il mio appello a quello di tanti colleghi italiani e stranieri, a nome personale e di tutti i colleghi e le colleghe del Cnr”.

Leggi anche:

Total
1
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Test Invalsi, scattano le prime prove per i maturandi. Il ministero: "Non saranno utilizzati per stabilire le iscrizioni all'università"

Next Article

Prime polemiche contro i bagni "neutri" a scuola: "Mettono a rischio la sicurezza delle ragazze. Possibili violenze"

Related Posts