Per festeggiare i 60 anni della Costituzione, il Vicariato di Roma ha organizzato, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, tre giorni di convegno dal titolo: “La Costituzione repubblicana. Fondamenti, principi e valori, tra attualità e prospettive”. Il primo giorno, quello inaugurale, si è tenuto ieri, giovedì 12 novembre presso la Sala Orazi e Curiazi in Campidoglio, ed ha visto la partecipazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente della provincia Nicola Zingaretti.
Nel Comitato organizzatore, oltre all’Università Lateranense e Gregoriana, diversi docenti provenienti dagli atenei di Roma Tre, Tor Vergata, Luiss, Lumsa, Campus Bio-medico, con in più le Università di Foggia e Salerno.
Ma come mai – ci si potrebbe chiedere – l’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma ha deciso di soffermarsi, in un momento celebrativo e di riflessione, sui contenuti del dettato costituzionale? La risposta è presto data: “Si tratta di un’occasione per condividere una tappa importante del cammino d’Italia, senza contare che il Vangelo è stata una fonte ispiratrice della carta costituzionale”. Queste le parole di Monsignor Lorenzo Leuzzi, all’apertura della cerimonia.
D’altra parte, ricorda lo stesso Zingaretti, “La nostra Costituzione nasce in un momento storico particolare. La seconda guerra mondiale si era da poco conclusa e le forze politiche sedute al tavolo dell’Assemblea Costituente erano espressione di differenti visioni del mondo. L’orgoglio di essere diversi però, non ha impedito di trovare un’intesa su valori comuni. Oggi più che mai – ha continuato il presidente della Provincia di Roma – è necessario che ai giovani venga dato modo, non solo di leggere, ma di comprendere appieno il messaggio della carta costituzionale. Solo così c’è speranza di colmare un deficit di tipo costituzionale che affligge il Paese”.
Per il sindaco Alemanno: “La lotta politica non può che imperniarsi su una base comune, che sia in grado di esprimere identità e unità. Allo stesso modo – ha proseguito il primo cittadino di Roma – è richiesta condivisione da maggioranza e opposizione affinché oggi si faccia una riflessione attenta sull’opportunità di realizzare una modifica organica del testo, penso in particolare alla parte II. In modo da evitare ogni immobilismo e ancor di più, modifiche estemporanee che siano dettate dalle maggioranze del momento”.
Manuel Massimo
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