Torino, errore nel test: graduatoria da rifare

Cancellate le immatricolazioni per le Professioni sanitarie per un problema “tecnico”. Al quiz avevano partecipato in 2 mila.

Ancora una volta un errore al test d’ingresso rimescola le carte. Anzi, due errori. Questa volta è accaduto all’Università di Torino che ha ammesso il più terribile degli scivoloni possibili quando si parla di corsi a numero chiuso: sono state cancellate le immatricolazioni ai corsi di Professioni sanitarie per un errore di calcolo della graduatoria degli ammessi. A commetterlo è stata la società incaricata di produrre e valutare il test di ingresso. Come accaduto per la prova di accesso di Medicina — quiz di responsabilità ministeriale —, l’allarme è scatto quando dei partecipanti alla prova, svoltasi a settembre al Lingotto si sono accorti di aver totalizzato un punteggio diverso da quello atteso. Una differenza, in grado di incidere sulle sorti di una possibile carriera studentesca, dettata dal conteggio sbagliato di due risposte. L’ateneo è stato costretto a ritirare, ripubblicare e subito dopo a congelare ancora una volta, la classifica degli ammessi a Dietistica, Educazione professionale, Fisioterapia, Igiene dentale, Infermieristica, Ortodontia e ad altri undici corsi.

Il test

“Le immatricolazioni sono annullate“, si legge sul sito di Unito. Una doccia gelata per tante matricole che adesso rischiano di rimanere fuori dopo essersi trasferite a Torino, rinunciato ad altri corsi e, come nel caso di Infermieristica e Logopedia, dopo aver incominciato a seguire dal 4 ottobre le lezioni. Al test d’ingresso si erano iscritti in 3.376, e l’Università aveva speso ben 620 mila euro per affittare gli spazi del test. Candidati arrivati da tutta Italia per provare a conquistare uno dei 1.253 posti di Professioni sanitarie. Corsi molto ambiti, con una prova d’accesso molto competitiva. Quella di quest’anno si è svolta il 14 settembre. Poi, il 30 sono state pubblicate le graduatorie dei singoli percorsi di laurea. Chi era in posizione utile è stato invitato a immatricolarsi nel giro di 4 giorni per far partire i cosiddetti “scorrimenti”, la riassegnazione dei posti non occupati.

L’errore e il danno

“Quel giorno sono stati pubblicati anche i risultati del test. E alcuni ragazzi si sono accorti che c’era stato un errore di attribuzione delle risposte esatte per due quesiti. La cosa è stata giustamente fatta notare a Unito, anche perché nel frattempo tante persone si stavano immatricolando”, raccontano gli studenti. A seguito della segnalazione il 5 ottobre sul sito è stata comunicata la volontà di riscrivere le graduatorie. Una parte degli immatricolati rischia di trovarsi fuori all’improvviso. “Superato il test d’ingresso, alcune persone si sono licenziate dal lavoro per iniziare il percorso universitario e potrebbero essere escluse — spiegano alcuni dei partecipanti al test —. Stesso problema per chi ha rinunciato ad altre lauree o, ancora peggio, per quei fuorisede che si sono trasferiti per frequentare un corso a cui erano stati ammessi per errore”.

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