Test. Agli esclusi insegnano ad aggirarlo

Continua la corsa al test. Oggi si svolgerà la prova di medicina in lingua inglese che riguarderà esclusivamente l’Università di Milano, la Sapienza, Università di Bari, Seconda Università, Tor Vergata e l’Università di Pavia. Tra le numerose polemiche suscitate ieri dalla prova d’ingresso, l’Udu mette in risalto un fatto importante

Continua la corsa al test. Oggi si svolgerà la prova di medicina in lingua inglese che riguarderà esclusivamente l’Università di Milano, la Sapienza, Università di Bari, Seconda Università, Tor Vergata e l’Università di Pavia. Tra le numerose polemiche suscitate ieri dalla prova d’ingresso, l’Udu mette in risalto un fatto importante: “Personale di due società private di tutoraggio italiane – denuncia Michele Orezzi – distribuivano volantini all’ingresso di numerose università italiane, inseguendo gli studenti che hanno affrontato il test d’ingresso per medicina, in alcuni casi, fino sulla soglia della porta dell’aula”.

Volantini che “consigliavano agli studenti aspiranti medici di intraprendere la via dell’estero: un anno di studio in altre nazioni europee per poi caldeggiare un trasferimento in Italia al secondo anno di medicina”.

Un business succulento se si pensa che ben 67mila aspiranti sono stati tagliati fuori dalla dura legge del test. L’Udu testimonia con foto che davanti ad alcune sedi padroneggiavano pulmini del noto Cepu con tanto di ragazzi intenti afare volantinaggio fin sulla soglia delle aule. Un modo alternativo per aggirare il numero chiuso. Le mete consigliate vanno dalla Spagna alla Romania.

“A Parma, uno dei due casi di cui abbiamo le prove fotografiche – dichiara Orezzi – si sono allontanati solo dopo che i rappresentanti dell’Udu, presenti per distribuire le nostre guide al test, sono intervenuti”.

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