Tema shock in una scuola d’Oltralpe. Un insegnante ha chiesto a dei ragazzini tredicenni di immaginare di volersi suicidare e di descrivere tutte le sensazioni legate al gesto estremo. Subito è scattata la polemica con conseguente sospensione del docente.
I fatti. L’insegnante, trent’anni circa, consegna alla classe un foglio con questa traccia: “Avete appena compiuto 18 anni. Avete deciso di farla finita con la vostra vita. La vostra decisione sembra irrevocabile. Decidete in un ultimo slancio di scrivere le ragioni del vostro gesto. Tracciando il vostro autoritratto, descrivete tutto il disgusto che provate per voi stessi. Il testo dovrà evocare qualche evento della vostra vita all’origine del vostro stato d’animo“.
Ognuno dei ragazzi ha eseguito il proprio compito senza batter ciglio salvo poi tornare a casa e raccontare tutto ai genitori. Questi ultimi udita la storia, hanno immediatamente sollevato un vespaio di polemica. I genitori hanno contattato l’ispettorato e l’insegnante è stato sospeso, in attesa che le indagini facciano chiarezza su quanto accaduto e stabiliscano se vi fosse o meno uno scopo pedagogico nell’insolita iniziativa.
Dopo le durissime proteste, l’insegnante sarà ascoltato dal direttore scolastico che intanto raccoglie le legittime proteste dei tutori dei piccoli che ritengono la scuola debba tener lontani i ragazzini da temi tanto sentiti in Francia dove il suicidio è la seconda causa di mortalità tra i giovani. Sembra inoltre che il docente sospeso non abbia mai affrontato il tema oggetto del compito, né prima né dopo la prova somministrata ai suoi giovani discenti.
