La studentessa a Mattarella: “Le università palestre di sfruttamento”

Rosalia Selvaggi ha parlato all’inaugurazione dell’anno accademico a Siena: “Bisogna che il nostro e il vostro fine ultimo sia la formazione e la crescita degli studenti e non il guadagno dell’azienda universitaria

Durante l’inaugurazione del 781mo anno accademico dell’Università di Siena, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la rappresentante degli studenti Rosalia Selvaggi lancia un monito alle istituzioni sulla situazione universitaria: “Si parla del nostro futuro, ma si continua a farlo senza di noi. Che nessuno si aspetti dei ringraziamenti né di trovarci in silenzio. Forse è arrivato il momento di ascoltarci”. Parole simili a quelle pronunciate in estate dalle tre studentesse della Normale di Pisa.

Anche lo spazio di intervento alla cerimonia diventa simbolo dei tempi che corrono. “Il tempo estremamente ridotto che ci è stato concesso – ha sottolineato – è una metafora della marginalità” a cui viene relegata “la componente studentesca”. E parla di “idilliaca narrativa meritocratica attorno alle università” che sta trasformando gli atenei in “palestre di sfruttamento” in cui si usa “un modello di sviluppo che guarda caso è quello con sui si sta distruggendo il nostro pianeta”.

Giovani in fuga

La giovane continua: “Bisogna che il nostro e il vostro fine ultimo sia la formazione e la crescita degli studenti e non il guadagno dell’azienda universitaria, lo studio non deve essere più un privilegio per pochi ma un diritto di tutti. Siamo i giovani coinvolti nel dramma della fuga da un paese che non valorizza il merito, ma merito di cosa? Giovani che devono fare gavetta, i ‘self-made men’ – e mai women- a cui viene ripetuto costantemente lo slogan ‘se ti impegni, ce la fai’. Ed esausti invece ci troviamo costretti ad abbandonare gli studi perché l’istruzione nel nostro paese è un lusso, e mai un diritto”.

Secondo la rappresentante degli studenti, nel Pnrr “non si fa il minimo accenno a università e ricerca” e allora “ci chiediamo cosa ha intenzione di fare questo governo per contrastare davvero diseguaglianze, povertà, precarietà, abbandono scolastico e universitario? Si sente spesso la parola ripartenza, e allora ripartiamo dall’università”. La sottolineatura riguarda la ricerca di base, mentre nel Piano di resilienza la maggioranza dei fondi andrà alla ricerca applicata con progetti in cui vengono coinvolte le aziende.

Infine una stoccata molto pungente ai vertici dell’Università di Siena sulla manutenzione delle strutture: “ringraziamo la visita del presidente Mattarella – conclude Rosalia Selvaggi – che ha permesso la realizzazione di un ammodernamento e una risestimazione ‘ad hoc’, pronta ed efficiente, di strutture e spazi per gli studenti prima lasciati a loro stessi in assenza di ospiti prestigiosi. La patina dell’apparenza colpisce tutti cercando di nascondere la normalità che non è mai abbastanza perfetta”. La rappresentante studentesca invita pertanto mattarella a “recarsi anche presso le residenze e mense” per gli studenti “fiduciosi che la sua visita possa essere risolutiva”.

Apprezzamento di Mattarella

Il discorso della giovane deve aver colpito il presidente della Repubblica che nel suo saluto finale alla cerimonia osserva: “La rapppresentante degli studenti ha manifestato grande attenzione e di avere a cuore la sorte dell’università, sentimento che condivido, anche per questo in questi anni io ho frequentato molti atenei, per sottolineare il ruolo che la rete delle università, antiche e recenti, svolge nel nostro paese. E sono lieto di registrare alcuni dati positivi che emergono in quel programma governativo chiamato Pnrr. In quel programma vi sono, come è noto, sei grandi missioni: una delle grandi missioni riguarda l’università e la scuola”.

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