Studente morto durante uno stage, la famiglia di rompe il silenzio: “Lorenzo forse lasciato senza la giusta protezione. Fiducia nella magistratura”

I genitori e la sorella di Lorenzo Parelli, il 18enne morto a Udine durante il suo ultimo giorno di stage gratuito in un’azienda, scrivono una lettera aperta. “La scuola e il lavoro richiedono adeguati strumenti di accompagnamento e protezione. Strumenti che forse nel caso della triste perdita di Lorenzo sono mancati”. Intanto il ministro del Lavoro Orlando annuncia un giro di vite sulla sicurezza degli stage.

“La scuola e il lavoro richiedono adeguati strumenti di accompagnamento e protezione. Strumenti che forse nel caso della triste perdita di Lorenzo sono mancati”. La famiglia di Lorenzo Parelli, il 18enne morto nel suo ultimo giorno di stage in un’azienda della provincia di Udine, rompe il silenzio. Con una lettera aperta indirizzata alla comunità e agli organi di stampa, Dino, Maria Elena e Valentina Parelli (i genitori e la sorella di Lorenzo) chiedono rispetto per il loro dolore e “un periodo di silenzio e riflessione” proprio nel giorno dei funerali del 18enne che si stanno svolgendo a Castions di Strada, il paese dove il ragazzo viveva con la famiglia.

“Ci affidiamo alle autorità, quali cittadini fiduciosi nelle leggi e nelle istituzioni della nostra Repubblica. La sicurezza e la salute, la scuola e il lavoro richiedono adeguati strumenti di accompagnamento e protezione, strumenti che forse, nella triste perdita di Lorenzo, sono mancati – prosegue la lettera – A breve le autorità competenti accerteranno fatti ed eventuali responsabilità. In questi momenti, vogliamo esprimere gratitudine per l’interessamento e per la vicinanza che ci vengono dimostrate, abbiamo tuttavia deciso di declinare ogni invito da parte della stampa e dei media. La vicenda che ha investito nostro figlio Lorenzo e la nostra famiglia ci sembra infatti richiedere, innanzitutto, un periodo di silenzio, di riflessione e – come credenti, quali siamo – di preghiera, che intendiamo condividere con la nostra comunità e il nostro territorio, così straordinariamente solidali con noi”.

I familiari di Lorenzo hanno ricordato che “questo volontario isolamento non implica mancanza di considerazione per la funzione assai importante che il mondo dell’informazione può e deve svolgere sul tema della sicurezza e della salute, nella scuola e nel lavoro. Due momenti cruciali nella vita di un
giovane”.

Intanto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha annunciato un giro di vite riguardo ai progetti di alternanza scuola-lavoro. “Con il ministro Bianchi abbiamo attivato un tavolo per rivedere complessivamente tutte le fasi in cui i ragazzi vanno sui luoghi di lavoro – ha specificato – Si tratta di fare in modo che non si vada semplicemente in luoghi di lavoro ma in luoghi che abbiano una sorta di certificazione ulteriore, una specie di bollino blu. Non basta soltanto il rispetto della normativa sulla sicurezza, si tratta di mandare i ragazzi a formarsi in luoghi dove lo standard sia ancora più elevato di quello previsto dalla legge”.

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