Studente investito da muletto in un cantiere navale a Brindisi. Il ministro Bianchi: “Massima vicinanza al ragazzo ferito”

Incidente “sul lavoro” questa mattina per un giovane di 21 anni praticante di un corso di formazione per “trasporto navale” dell’Its Logistica Puglia. E’ finito sotto un mezzo di servizio ed è stato liberato dai vigili del fuoco. Le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi. Il ministro: “Solidarietà alla famiglia e alla scuola”.

Uno studente 21enne, praticante di un corso di formazione per “trasporto navale” dell’Its Logistica Puglia, è stato investito da un muletto all’interno dei cantieri navali Danese Yacht Service di Brindisi, durante una prova tecnica.

Il giovane, originario di San Michele Salentino, è rimasto incastrato sotto il mezzo ed è stato liberato grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Adesso si trova ricoverato nell’ospedale “Perrino” di Brindisi dove le sue condizioni non sono considerate gravi. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale e i tecnici dello Spesal.

Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine alla guida del muletto c’era un altro praticante di 31 anni. “Esprimo la mia vicinanza al ragazzo che si è infortunato in Puglia, un incidente di cui abbiamo saputo solo ora, la mia vicinanza anche alla scuola” ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi aprendo l’audizione in Senato in Commissione lavoro.

L’incidente di questa mattina rischia di riaccendere le polemiche riguardo alla sicurezza dei progetti di alternanza scuola-lavoro all’interno del sistema scolastico italiano dopo le proteste nate dopo le tragiche morti di Giuseppe Lenoci e Lorenzo Parelli. Il ministero dell’Istruzione e quello del Lavoro avevano annunciato un giro di vite soprattutto per evitare che tirocini e stage si traducano in un escamotage, per le aziende, per abbattere il costo del lavoro.

Il ministro Bianchi durante il suo intervento in Commissione ha precisato ancora una volta la natura del tutto slegata dal lavoro subordinato dei percorsi di formazione che si tengono all’interno delle scuole di concerto con le aziende. “Rispetto a questo faccio una considerazione: la prima volta che nella nostra struttura normativa si parla di scuola e lavoro è nel 2003, si introduce il principio, si parla di alternanza scuola lavoro. Due anni dopo sono state definite le regole e si evidenzia che non è un contratto di lavoro ma una attività di carattere volontario, il carattere fondante è che i ragazzi rimangono studenti – ha sottolineato il ministro Bianchi – L’alternanza scuola lavoro è prevista in 30 ore per i licei, dunque 90 ore nel triennio; 150 ore per gli istituti tecnici e 180 ore per i professionali. Per i licei si tratta di una settimana l’anno. Sono esperienze che vanno viste nell’ambito dei percorsi didattici, sono esperienze didattiche. Piuttosto si sta investendo sull’orientamento, che deve essere sempre meno attività formativa di marketing e sta assumendo sempre più la funzione di accompagnamento, a partire dalle scuole medie”.

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