Smart Working Lazio: incentivi per le aziende

La Regione Lazio ha reso disponibili incentivi fino a oltre 22Mila euro per favorire l’adozione delle modalità di smart working da parte delle aziende.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività predisposte per fronteggiare l’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del contagio da Coronavirus. Lo scopo è quello di incentivare le imprese ad utilizzare il lavoro agile per garantire la sicurezza dei lavoratori e proseguire la produzione.

Ecco cosa sapere sul bando smart working Lazio e come partecipare.

La Regione Lazio ha pubblicato l’avviso ‘Piani aziendali di smart working – adozione modelli e strumenti da parte delle imprese e dei titolari di Partita Iva del Lazio’. Si tratta di un bando per l’assegnazione di finanziamenti alle imprese che intendono utilizzare strumenti di lavoro agile o smart working. La misura intende essere di sostegno alle imprese e ai lavoratori nell’attuale fase di emergenza causata dall’epidemia da COVID-19 e permettere loro di mantenere l’attività produttiva aziendale e la tutela della salute dei dipendenti.

Il lavoro agile/smart working, infatti, è una forma di lavoro subordinato flessibile rispetto all’orario e al luogo di lavoro. In sostanza non vincola il lavoratore o la lavoratrice ad una sede prestabilita per svolgere la prestazione lavorativa, ma lascia libera scelta, consentendo di svolgerla anche da casa. Per utilizzare questa modalità lavorativa il datore di lavoro deve fornire adeguati strumenti tecnologici ai dipendenti.

Per questo la Regione Lazio ha stanziato 2 milioni di euro per concedere incentivi alle aziende laziali e ai titolari di partita IVA, per l’adozione e l’attuazione di piani aziendali di smart working.

Gli incentivi smart working Lazio possono essere concessi a imprese e titolari di Partita IVA per usufruire delle seguenti azioni:

  • azione A – servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella bacheca e nella intranet aziendale;
  • azione B – acquisto di strumenti tecnologici necessari per attuare il piano di lavoro agile.

L’azione A è obbligatoria ai fini del riconoscimento dell’incentivo, mentre l’azione B è facoltativa.

Per usufruire dei contributi economici gli interventi da ammettere a finanziamento devono essere rivolte ai dipendenti assunti con le seguenti tipologie di contratto:

  • contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato, pieno o parziale;
  • contratto di apprendistato;
  • soci-lavoratori di cooperative.

Sono esclusi:

  • tirocinanti;
  • collaboratori d’impresa;
  • lavoratori con contratto di somministrazione;
  • lavoratori con contratto di lavoro intermittente;
  • titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione.

Per richiedere gli incentivi per le aziende del Lazio previsti dal bando smart working occorre possedere i seguenti requisiti:

  • essere imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza o soggetti, non iscritti alla Camera di Commercio, in possesso di partita IVA;
  • avere sedi operative o di esercizio nella Regione Lazio;
  • avere almeno 2 dipendenti;
  • non essere già in possesso di un piano di smart working regolamentato o del relativo accordo aziendale;
  • essere in regola con i contributi;
  • risultare ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68;
  • non rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del Reg. (UE) n.1407/20132;
  • non essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche volontaria,di amministrazione controllata, di concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

L’avviso per incentivare il lavoro agile nelle aziende del Lazio prevede l’assegnazione di contributi fino a 22.500 euro per ciascuna impresa. Il valore del contributo varia in base al numero dei dipendenti e alla tipologia di azione da finanziare. Le azioni finanziate devono essere realizzate entro 9 mesi dalla data della comunicazione di avvio attività.

Le domande di contributo devono essere presentate attraverso l’apposita procedura telematica, accessibile dall’area SIGEM del portale web della Regione Lazio, previa registrazione, seguendo le indicazioni riportate nel bando. Non è previsto un termine di scadenza per fare domanda in quanto è possibile presentarla fino ad esaurimento dei fondi stanziati per gli incentivi.

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