Si dimette la rettrice dell'Università per stranieri di Perugia e scrive al ministro

Si dimette la rettrice dell’Università per stranieri di Pergia e scrive al ministro

Si è dimessa la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli. La decisione è stata comunicata al ministro Gaetano Manfredi. La rettrice era stata sospesa per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio per l’indagine sull’esame di Luis Suarez.

“E’ una decisione che ho preso da poche ore, con profondo rammarico e personale sofferenza, dopo due anni di gestione sfidante, ma anche proficua dell’Istituzione, che sono stata onorata di aver servito come rettore, dopo aver prima servito come docente devota e dedicata per oltre quaranta anni” ha scritto la rettrice.  Ha rassegnato le dimissioni dall’Università per Stranieri di Perugia anche il professor Lorenzo Rocca, esaminatore di Luis Suarez nell’esame per la conoscenza della lingua italiana.

“Le mie dimissioni non sono legate al caso Suarez o alle indagini, ma sono strettamente connesse alla mia volontà di anteporre il bene dell’Università al mio personale diritto di difendermi come privata cittadina”: lo sottolinea l’ormai ex rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli. “Affronto queste dimissioni – ha aggiunto – nella convinzione di aver operato ogni giorno degli oltre miei 40 anni di servizio nell’esclusivo interesse dell’Ateneo. Mi auguro che le mie dimissioni vadano in questa stessa direzione e possano essere proficuamente impiegate per il futuro dell’Ateneo”.

La lettera

Illustre Ministro dell’Università e della Ricerca, Gentile Prof. Gaetano Manfredi,

Le comunico che in data odierna mi dimetto dalla carica di rettore dell’Università per Stranieri di Perugia.

E’ una decisione che ho preso da poche ore, con profondo rammarico e personale sofferenza, dopo due anni di gestione sfidante, ma anche proficua dell’Istituzione, che sono stata onorata di aver servito come rettore, dopo aver prima servito come docente devota e dedicata per oltre quaranta anni.

Le mie dimissioni di oggi vengono anticipate rispetto a quanto a Lei già comunicato in data 7 dicembre, quando La informavo di voler attendere l’esito del ricorso al Tribunale del Riesame, e dimettermi nel caso di conferma della sospensione dalla funzione di rettore.

La ragione della mia scelta anticipata ad oggi è dettata dalla constatazione della grave crisi nella quale è precipitato negli ultimi giorni l’Ateneo e dalla conseguente urgenza di porvi immediato rimedio, senza attendere quel mese di tempo (mi dicono i miei avvocati) necessario ad avere l’esito del mio ricorso. Un mese di attesa sarebbe un tempo troppo lungo, non compatibile con la necessità di un pronto soccorso per il mio Ateneo oggi.

Come Lei sa, oltre al vertice accademico, è stato temporaneamente sospeso dal servizio anche quello amministrativo. Questa combinazione, e soprattutto la mancanza oltre al Direttore Generale, di figure amministrative di elevata professionalità che possano vicariare il suo ruolo, stanno portando l’Ateneo ad una pericolosa paralisi di gestione, oltre che ad avvelenarne il clima interno.

Ritengo dunque doveroso anteporre il bene dell’Ateneo, una importante risorsa per il Paese e per il territorio dell’Umbria, al mio seppure legittimo diritto di difesa, che continuerò ad esercitare più liberamente come privato cittadino, nella assoluta certezza di aver operato sempre nel totale rispetto di leggi e norme, al servizio dell’Istituzione alla quale ho dedicato tutta la mia vita accademica.

Mi permetto di illustrarLe brevemente le priorità di oggi del mio Ateneo. Oltre a chiudere le pendenze amministrative di fine anno, è urgente oggi l’approvazione da parte degli Organi del nuovo Statuto, per poi poterlo attuare dopo i necessari passaggi ministeriali. Il nuovo Statuto, elaborato dopo un lungo e attento lavoro interno per più di un anno, introdurrà riforme importanti per il rinnovamento e consolidamento dell’Ateneo. Fra queste, semplifica e snellisce le modalità di elezione del rettore che sarà eletto per un unico turno di sei anni di durata. E sarebbe quindi auspicabile che le elezioni del prossimo rettore avvenissero con le norme del nuovo statuto.

Per questo credo sia necessario avere oggi, “ad horas” una guida certa dell’Ateneo, una figura che abbia poteri straordinari sul piano amministrativo e porti all’approvazione e all’adozione del nominato Statuto. Dopo di che l’Ateneo potrà andare ad elezioni del nuovo rettore e riprendere il suo cammino, si spera fruttuoso e in buona salute.

L’Università per Stranieri di Perugia  è un piccolo Ateneo, economicamente solido, che ha al suo interno buone competenze accademiche e può vantare una storia prestigiosa e una tradizione di alto livello, deve poter essere messa nelle condizioni di ripartire e riprendersi il ruolo che le spetta, il rispetto e la considerazione che merita.

Al Suo alto Magistero, Illustre Ministro, affido ogni decisione in merito, certa che sarà la migliore, la più competente e oculata, e sono convinta che le mie dimissioni di oggi Le facilitino questo delicato compito.

Con profonda stima e riconoscenza

Giuliana Grego Bolli

Perugia, 14 dicembre 2020

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