Crolli e scuola inagibili. L’ultimo caso alla primaria Merisi di Caravaggio, in provincia di Bergamo: dopo che si è staccata una porzione di soffitto (nessun ferito) le lezioni sono state sospese fino al 30 settembre e 475 alunni sono rimasti senza scuola. Emblematico poi il caso della Girolami, dell’istituto compensivo Margherita Hack del quartiere romano Monteverde. L’edificio scolastico è stato dichiarato inagibile a seguito del crollo del controsoffitto, ad aprile scorso, in una classe dell’infanzia comunale. Una situazione che ancora non si è risolta e che coinvolge oltre 700 bambini e rispettive famiglie.
Come ogni anno Cittadinanzattiva ha fatto il conto: è il XVII Rapporto dell’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola presentato oggi a Roma alla presenza del ministro Lorenzo Fioramonti che ha promesso una task force sull’edilizia scolastica. Il bilancio quest’anno è ancora più drammatico: tre crolli ogni tre giorni di scuola fra settembre 2018 e luglio 2019, mai così tanti dal 2013. Insomma è emergenza, meno sentita nei nidi anche se tre su cinque non sono in regola con le certificazioni.
Rispetto agli sili nido il ministro ha annunciato: “Credo che la videosorveglianza negli asili sia importante: ho appena firmato un atto per spostare risorse su questa questione e spero si possa procedere nel più breve tempo possibile”.
In generale, spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, emerge un grave ritardo nell’utilizzo dei fondi per la messa in sicurezza delle scuole. Sebbene siano al momento disponibili almeno 4 miliardi e mezzo, soltanto 1,6 sono stati effettivamente utilizzati o sono in fase avanzata di utilizzo. “Oltre che di interventi di semplificazione dei meccanismi legati ai fondi, Comuni e Province hanno bisogno di supporto tecnico costante per aggiornare i dati, accedere ai bandi, progettare, appaltare e controllare gli interventi”.
Cittadinanzattiva chiede al governo di esaminare al più presto la proposta di una legge quadro sulla sicurezza a scuola, depositata insieme a Save the Children, per intervenire su ambiti altrettanto importanti, quali le responsabilità e gli obblighi di enti proprietari e dirigenti scolastici, le linee guida per la costruzione di nuove scuole, il sostegno alle vittime di incidenti nelle scuole.
Tra gli interventi prioritari, Cittadinanzattiva segnala: l’ampliamento dei finanziamenti per completare le verifiche di vulnerabilità sismica; le indagini diagnostiche di soffitti e solai da realizzare a tappeto almeno per gli edifici costruiti tra gli anni ’50 e ’70 per scongiurare nuovi crolli; il completamento ed il varo della nuova Anagrafe, attesa da anni.
Sono stati 70 gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati da Cittadinanzattiva, tramite la stampa locale, tra settembre 2018 e luglio 2019. I dati sonno stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa. Si tratta di un episodio ogni tre giorni di scuola, di cui 29 in regioni del Nord (Piemonte 6, Lombardia 16, Emilia Romagna 4, Veneto 2, Trentino Alto Adige 1), 17 nel Centro (Toscana 5, Lazio 10, Umbria 1, Marche 1), 24 nelle regioni del Sud e nelle Isole (Campania 8, Puglia 6, Calabria 2, Sicilia 7, Sardegna 1). Questi episodi hanno provocato il ferimento di 17 persone, tra studenti e adulti. Dal 2013 sono stati registrati, in totale, 276 episodi di questo genere.
Cittadinanzattiva ha dedicato un focus specifico agli asili nido, per sapere quali siano le condizioni dal punto di vista strutturale e di sicurezza interna degli 11.027 asili nido italiani frequentati da oltre 320mila piccolissimi utenti. Cosa emerge? “Gli asili nido che presentano uno stato di sicurezza più adeguato rispetto al resto degli edifici scolastici, ma ancora insufficiente”, si legge nel rapporto.
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