Scuola libertaria, in Italia il primo esperimento riesce

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Il modello di ‘scuola libertaria’ cui si ispira è di chiara natura anglosassone ma uno tra i primi esperimenti in Italia sembra essere perfettamente riuscito. Si tratta di un’idea innovativa, seppure già presente nel nostro Paese: una scuola in cui i genitori possano partecipare maggiormente all’educazione dei loro figli, attraverso un dialogo proficuo con gli insegnanti.

L’impresa è stata tentata da alcuni genitori appartenenti all’associazione di promozione sociale “Tanaliberatutti”, da alcuni anni impegnata nella realizzazione di un progetto educativo che mette i bambini al centro del processo educativo.

“Lo scopo è quello di dare ai nostri figli la possibilità di apprendere fuori dagli schemi imposti dalla scuola, coltivando le proprie personali inclinazioni. Tutto avviene all’interno di una vera e propria comunità che riflette continuamente e democraticamente sulle scelte migliori da fare”, ha detto Sandro Coccoi, genitore di uno studente.

“Alla base sta il concetto che la vita stessa è scuola, per cui piuttosto che obbligare un bambino in difficoltà con la matematica a star seduto un’ora davanti allo stesso problema, è meglio farglielo capire in modo pratico, pesando insieme gli ingredienti per una pizza”, ha continuato.

La scuola si avvale della collaborazione di esperti in pedagogia come Ivana Pinarsi e Giorgio Michelotti, tra i promotori di un progetto di educazione alle scienze della scuola Don Milani.

AZ

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