Scontro tra ministero e sindacati sul sostegno: “No supplenze a chi ha comprato il titolo all’estero”

L’intenzione del ministro Valditara è quella di aprire l’accesso alle supplenze nel sostegno anche a chi non è stato ancora riconosciuto il titolo preso all’estero. Oggi l’incontro al ministero sul tema

“Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha deciso di dare la possibilità a coloro che sono in attesa del riconoscimento del proprio titolo di studio all’estero di poter beneficiare sin da subito dei contratti per le supplenze, scavalcando così chi ha sostenuto il concorso o ha un titolo in piena regola. E in questo non ci vediamo proprio nulla di meritocratico”.

L’ipotetica ordinanza

Al momento non c’è ancora nulla di ufficiale, ma sarebbe già pronta l’ordinanza del ministro Valditara che prevede che chi è inserito con riserva nella prima fascia delle graduatorie provinciali (Gps) in quanto ha acquisito il titolo all’estero, potrà stipulare i contratti anche se manca il riconoscimento formale del titolo di accesso alla graduatoria. Provocando l’ira dei sindacati.

“Noi abbiamo saputo dal Ministero circa 15 giorni fa che c’era la volontà di intervenire sul tema di coloro che hanno conseguito un titolo di abilitazione o specializzazione nel sostegno all’estero e che hanno fatto domanda, secondo la normativa, per ottenere il riconoscimento in Italia”, spiegano esponenti dell’Flc Cgil, aggiungendo che finora “quest’ultimi potevano iscriversi nelle graduatorie provinciali delle supplenze con riserva, in attesa cioè del riconoscimento di quei titoli”.

Il riconoscimento di titoli esterni

Ma il Ministero di Viale Trastevere avrebbe intenzione di cambiare questo sistema: “Si vuole dare la possibilità a coloro che sono in attesa del riconoscimento di poter beneficiare sin da subito della stipula dei contratti. Si sta facendo una forzatura non da poco, perché in questo modo verrebbero superati coloro che hanno già sostenuto un concorso da chi ha comprato il titolo in Romania ed è ancora in attesa di riconoscimento”.

I numeri. “Parliamo di circa 12mila istanze di riconoscimento a livello nazionale, di cui più di 10mila riguardano proprio il titolo di sostegno. Quando ci hanno dato questi dati mi sono chiesta: ma se il corso di specializzazione in Italia esiste perché andare in Romania o a Cipro dove ancora per altro ci sono le classi differenziate? Lì gli alunni disabili sono regalati nel ghetto, non come in Italia. Si tratta di soggetti che preferiscono pagare 7/8mila euro per comprarsi il titolo all’estero perché magari non hanno superato le prove di accesso all’abilitazione”.

L’incontro al ministero

Per questo, Cgil e altre 4 sigle sindacali hanno chiesto e ottenuto un incontro con il Ministro Valditara in programma oggi alle 19. “Il Ministro si è insediato, ha cambiato la denominazione del Ministero, istituendo anche il merito, e tra i suoi primi provvedimenti prende queste categorie di soggetti e dice a quelli che si sono impegnati a studiare che possono essere scavalcati da chi ha fatto compra vendita all’estero. Non è assolutamente una scelta meritocratica. Per questo, come sindacati ci schieriamo contro e cerchiamo di promuovere una presa di coscienza generale: l’alunno disabile già vive una condizione pesante, se poi sulla loro pelle dobbiamo fare speculazioni siamo in un campo non etico”

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