Schlein, Manfredi richiama Gervasoni: "Docenti siano esempio di correttezza". Università Molise valuta sanzioni

Dopo le distanza dal suo docente l’Università degli Studi del Molise prende un’ulteriore iniziativa per rispondere al caos generato dal tweet del professore di Storia contemporanea contro la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Elly Schlein. Il rettore dell’Università, Luca Brunese, ha inserito nell’ordine del giorno del Senato Accademico dell’ateneo di giovedì prossimo, 10 settembre, un punto dedicato proprio alla questione Gervasoni, per valutare “eventuali violazioni del codice etico”. Dell’iniziativa, fa sapere l’Unimol, è stato informato anche il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi che ha voluto esprimere la sua solidarietà alla vicepresidente e ha ribadito la necessità di dare agli studenti “come adulti e come docenti, un esempio di correttezza all’insegna del valore della libertà ma anche della dignità della persona. Un approccio condiviso con il ministro delle Pari opportunità, Bonetti”.

La comunità universitaria del Molise sostiene di ripudiare “ogni discriminazione originata da differenze di orientamenti religiosi, politici, culturali o sessuali”. Lo Statuto dell’ateneo ne descrive l’ambiente come “una comunità solidale che promuove al suo interno, ad ogni livello ed in ogni suo ambito, un clima di rispetto e di riconoscimento del valore dell’altro nel rifiuto di ogni forma di discriminazione relativa al genere, all’età, all’origine etnica, al credo religioso, all’orientamento sessuale, alla disabilità, alle condizioni disalute fisica e psichica”.

Ora, il Senato Accademico è chiamato a valutare se il comportamento del professore sui social contravvenga al codice dell’università, dopo che Gervasoni ha commentato su Twitter, pubblicando la foto della copertina del  de L’Espresso con l’ex europarlamentare Elly Schlein, “Ma che è, n’omo?”. Il docente aveva difeso il commento giudicato sessista e dai sottotoni omofobi sostenendo di aver semplicemente messo in atto un “esperimento sociale e politico”. Aggiungento, poi, in un’intervista che rivendicava il tweet perché “quella era una copertina politica ed il body-shaming è uno strumento di lotta politica”.

Solidarietà dai colleghi di partito della vicepresidente dell’Emilia Romagna: il segretario del Pd Nicola Zingaretti sottolineando che il sessismo è una brutta bestia, “al pari della stupidità degli uomini che insultano e offendono le donne”, il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni dicendosi certo che i vertici dell’ateneo del Molise e il ministro dell’Università “faranno ora tutti i passi necessari”.

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