Informatica, telecomunicazioni, statistica ed elettronica ovvero la nuova facoltà dell’Informazione siglata Sapienza. Si tratta di una rivoluzione a livello culturale: la prima in Italia che racchiude dipartimenti di scienze, di statistica e di ingegneria. Nel settore ricerca ad esempio la nuova facoltà faciliterà le sinergie virtuose tra i vari settori che compongono la galassia dell’informazione, offrendo all’esterno un referente istituzionale unico per un settore sempre più centrale per lo sviluppo economico e sociale di un paese avanzato.
“E’ un po’ come se cattolici e protestanti in Irlanda del nord diventassero amici”, spiega il prof Alessandro Panconesi, direttore del dipartimento di Informatica de “La Sapienza”. In un anno, racconta Panconesi – il rettore Luigi Frati e’ stato capace di riorganizzare il più mastodontico ateneo d’Europa: un nuovo statuto, che ne ridisegna in modo sostanziale la governance, e una cura dimagrante che ha dimezzato sia il numero dei dipartimenti, passati da più di cento a circa la metà, che delle facoltà (da 23 a 11). Tra queste spicca la nuova ‘Facoltà dell’Informazione’ che, unica in Italia, riconosce all’informazione lo status di disciplina autonoma, andando oltre il tradizionale e restrittivo concetto di ICT (information and communication technology)”.
Sapienza, nasce la Facoltà dell’Informazione
Informatica, telecomunicazioni, statistica ed elettronica ovvero la nuova facoltà dell’Informazione siglata Sapienza.