Uno scambio di immagini sessuali tra una minorenne e l’allora fidanzatino su un social network, poi piratate, ha fatto scattare, nei confronti della ragazzina una serie di richieste e ricatti che ha portato alla denuncia di otto persone.
La vicenda prende inizio esattamente un anno fa quando la ragazzina racconta ai carabinieri di Treviso, affiancata dai genitori, dello scambio di immagini poi piratate da altri. Un ‘furto’ che ha portato gli otto indagati, via social network ed sms a ricattare la ragazzina chiedendo ulteriori immagini e video minacciando una diffusione ancora piu’ ampia delle prime.
I carabinieri, dopo una lunga indagine tuttora in corso, sono risaliti agli otto, tutti maggiorenni tra impiegati e studenti, che vivono a Padova, Montebelluna (Treviso), Pomigliano d’Arco (Napoli), Correggio (Reggio Emilia), Firenze, Genova, Cosenza e Palermo.
Nelle loro abitazioni – su disposizione del Tribunale dei Minori di Venezia – sono scattate una serie di perquisizioni che hanno portato all’acquisizione di Pc, tablet, iphone, cellulari e chiavette Usb ora al vaglio degli investigatori. Le denunce, a vario titolo, riguardano i reati di prostituzione e pornografia minorile, tentata estorsione e violenza privata.