Civitavecchia, ritorna la nave della legalità

A Napoli la nave è già arrivata, mentre per gli studenti ci sono ancora 4 ore di navigazione prima di sbarcare al porto di Civitavecchia

Nel quaderno di bordo degli studenti i nomi delle vittime della mafia

La curiosità. «Come si scrive bunker? Ma Civitavecchia è tutto attaccato?», chiede uno studente delle elementari alla maestra sulla nave della legalità

Il cartellone. «La mafia vi ha chiuso gli occhi, ma voi li avete aperti a noi»

A Napoli la nave è già arrivata, mentre per gli studenti ci sono ancora 4 ore di navigazione prima di sbarcare al porto di Civitavecchia. La giornata di ieri, il corteo per le strade di Palermo dicono che «non lo dimenticheranno mai», e le canzoni trasmesse durante tutta la manifestazione per i 20 anni della Strage di Capaci, saranno un leit motive che li accompagnerà almeno per un po’.

La manifestazione a Palermo. Prima l’ingresso nell’aula bunker dell’Ucciardone, dopo l’incontro in via D’Amelio e il corteo per arrivare sotto l’albero di Falcone e cantare tutti insieme «Noi no» con l’accompagnamento di Baglioni e Venditti. Infine la partita del cuore allo stadio Barbera per ricordarli anche nel gioco. Luoghi che gli studenti di elementari, medie e superiori conoscono per la prima volta, perché venti anni fa loro non erano ancora nati.

Il ritorno sulla nave. «Come si scrive bunker? Ma Civitavecchia è tutto attaccato?», chiede uno studente delle elementari alla maestra sulla nave. Per loro, alcune delle parole sentite ieri sono nuove e non bastano tutte le dita delle loro mani per contare quanti anni sono passati dal 10 febbraio del 1986, data in cui quell’aula bunker iniziò a risuonare su tutti i giornali.

I temi degli studenti. Le maestre gli hanno detto che dovranno scrivere tre temi, ognuno dedicato ad una delle giornate passate sulla nave della legalità: la partenza da Civitavecchia, l’arrivo a Palermo e il ritorno a Roma. E  loro oltre a Falcone e Borsellino stanno cercando di ricordare anche tutti gli altri “signori” che ieri sono stati nominati.

L’ultimo pensiero a Melissa. Il 23 maggio, sotto l’albero Falcone, la lista delle vittime della mafia non si è fermata ai nomi dei due magistrati, ma ha ripercorso tutti gli avvenimenti di cronaca nera di cui la mafia è stata protagonista. Non solo Falcone e Borsellino, ma anche Dalla Chiesa, Cassarà e i volti di tutti gli uomini e le donne che generalmente vengono definiti della “scorta”. E poi un ultimo pensiero a Melissa. Anche se per gli studenti questa volta si tratta di “attualità” ed è il primo nome che verrà scritto nel loro quaderno di bordo.

Anna Di Russo
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