Ricerca: pagamenti agli esperti più veloci, creata anche una task force per velocizzare le pratiche

giovani ricercatori

Una task force dedicata, composta da una decina di persone, e pagamenti velocizzati e raddoppiati rispetto al 2013. Sono i risultati dell’attività del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, messa in campo in quattro mesi (da settembre a dicembre di quest’anno), relativamente al pagamento degli esperti tecnico-scientifici chiamati a valutare i progetti di ricerca. Una velocizzazione delle procedure che, grazie alla garanzia per gli esperti di ricevere i pagamenti in tempi brevi, dovrebbe, già nel prossimo futuro, accelerare anche l’iter di valutazione dei progetti ed evitare che i fondi cadano in “perenzione” divenendo, dunque, inutilizzabili dal Miur.

In soli quattro mesi di attività, i progetti liquidati sono passati dai 296 del 2013 a 615, con un incremento del 100% rispetto allo scorso anno, del 70% rispetto al 2012 e di oltre il 300% sul 2010 e il 2011. Dal punto di vista economico, l’aumento è pari al 60% rispetto al 2012 e 2013, passando da circa 1 milione a 1,6 milioni di euro, e del 270% su 2010 e 2011.

La valutazione scientifica dei progetti di ricerca prevede il ricorso, da parte del Miur, ad esperti tecnico-scientifici i cui compensi, in base a quanto stabilito da un decreto interministeriale Miur-Mef del 2003, non superano i 2000 euro lordi. Data la mole di progetti da valutare e, di conseguenza, il numero degli esperti, il pagamento di questi ultimi è un’attività di notevole peso per la Direzione Generale della Ricerca, per la quale sono richieste competenze specifiche nel campo delle norme fiscali che regolano il settore delle consulenze professionali.
La task force, composta da persone provenienti da diversi uffici della Direzione Generale della Ricerca, sarà attivata ogni volta che sarà necessario evadere in tempi rapidi le pratiche in giacenza.

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