Quarantena, le regole da seguire per i positivi

I primi casi da Bolzano al Lazio alla Sardegna. Le Faq del ministero dell’Istruzione: domande e risposte sulle norme in caso di contagio in un’aula.


Dall’Alto Adige a Milano, da Reggio Emilia a Cremona, fino alla provincia di Lecce e alla Sardegna. Sono i primi casi di positivi a pochi giorni dal suono della prima capanella a scuola. Oltre ai casi di covid tra i banchi ha fatto capolino anhe la Dad. “Sono situazioni legate a focolai familiari o rivelati all’esterno delle scuole, che si sono manifestati quando già i ragazzi avevano iniziato la frequenza”, spiega a Repubblica Emanuela Bedeschi, direttrice del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia. In alcuni casi, come a Roma, in quarantena sono andati solo i contatti più stretti dei positivi.

“Serve una nuova politica di tracciamento dei contagi. Test salivari periodici per isolare i positivi, inoltre non ci sono gli spazi adeguati e questo, con le regole attuali, renderà la scuola in presenza un pericolo”, afferma il sindacato Anief in un comunicato.  “Spero che, per evitare la follia della Dad, cambino rapidamente le regole della quarantena per i vaccinati”, ad affermarlo il senatore Matteo Renzi. Gli fa eco Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna: “Rivedere la normativa sulla quarantena a scuola per evitare che anche classi di tutti vaccinati vadano in quarantena facendo poi il test”.

Ma come si deve procedere se si ha uno studente o un docente risulta positivo? Ecco cosa risponde il ministero.

Come si procede se l’alunno o il docente risulta positivo al test molecolare?
Dovrà essere messo in isolamento domiciliare, invitandolo a raggiungere al più presto la propria abitazione e attivando la procedura di segnalazione e contact tracing da parte della Asl territoriale competente.

Quanto dura la quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni?
I contatti stretti possono rientrare a scuola dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni dall’ultimo contatto con il caso positivo, a patto che il tampone molecolare o antigenico al termine dell’isolamento risulti negativo. Qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo e il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso positivo, anche in assenza di tampone. Se invece si tratta di un contatto asintomatici a basso rischio non bisogna sottoporsi alla quarantena.

Quanto dura la quarantena dei non vaccinati o di quanti non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni?
Anche in questo caso i contatti asintomatici a basso rischio non devono sottoporsi a quarantena. Invece i contatti asintomatici ad alto rischio possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso positivo, ma devono fare un test molecolare o antigenico con risultato negativo. In assenza del test, anche in questo caso, la quarantena si chiude dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, senza necessità di esame diagnostico molecolare o antigenico.

Quali sono i contatti “a basso rischio”?
Un contatto a basso rischio è una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso accertato di Covid-19, a una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti; oppure una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio un’aula) o che ha viaggiato in macchina o su un bus con un caso Covid-19 per meno di 15 minuti.

Quali sono i sintomi per valutare se non mandare a scuola il proprio figlio?
Niente scuola per chi ha temperatura oltre i 37,5° o altri sintomi simil-influenzali. In questo caso bisogna chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria. Lo stesso vale per chi è stato a contatto con persone positive al virus o è stato in vacanza in una zona a rischio nei 14 giorni precedenti il ritorno a scuola.

Sono previste azioni di screening per gli studenti?
L’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il ministero della Salute, il Commissario straordinario all’emergenza Covid e il ministero dell’Istruzione, ha definito un piano di screening della popolazione scolastica, con particolare attenzione alla fascia di età che va tra i 6 e i 12 anni ed è esclusa dalle vaccinazioni. Le scuole interessate saranno progressivamente individuate in collaborazione fra autorità sanitarie e uffici scolastici. Sono le cosiddette “scuole sentinella” dove verranno avviati screening volontari attraverso i tamponi salivari molecolari. L’operazione è già partita.

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