Pubblicità shock a Napoli, rimossi i manifesti

Rimossi a Napoli i manifesti shock ideati da una ditta di Casoria per promuovere uno strofinaccio sull’ immagine di una scena di un delitto. Faro acceso sul fenomeno del femminicidio, in campo le donne dell’Udi e il governo che prontamente ne ha ordinato la rimozione. La Fornero: ” la pubblicità non svilisca la dignità”

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“Elimina tutte le tracce” è con questo slogan ma su un’immagine inequivocabile di un omicidio che una ditta di Casoria, in provincia di Napoli, ha promosso su cartelloni pubblicitari il suo “strofinaccio magico”.

Nei cartelloni sono rappresentati alternativamente un uomo e una donna al termine di un omicidio ma è sulla prima versione della pubblicità shock che si sono scatenate polemiche e attenzioni sul fenomeno del femminicidio.
“Non abbiamo avuto dubbi di fronte alla pubblicità dello straccio che pulisce il sangue – commentano le donne dell’Udi (Unione donne italiane) noi non lo compriamo perché non abbiamo sangue da pulire, se non quello delle ferite delle nostre sorelle vittime della violenza maschile.
Non lo compriamo perché da tempo ci siamo liberate dall’acquisto compulsivo “del più pulito possibile”.

“Non comprare però non ci basta – continuano – molte delle nostre città si sono dotate di meccanismi di controllo sulle affissioni. Tante, e Napoli è una di queste: crediamo che all’ imminente scadere delle concessioni tanto il Sindaco quanto gli Assessori e il consiglio comunale debbano mantenere l’impegno assunto di liberarci da quella che noi crediamo sia una vera e propria apologia di reato”.

Sulla vicenda è intervenuto prontamente il governo ordinando la rimozione immediata della pubblicità. “Ho immediatamente provveduto – dice il Ministro per le pari opportunità Elsa Fornero – a chiedere all’Istituto per l’autodisciplina pubblicitaria il ritiro della pubblicità dello “straccio magico” visibile nei cartelloni affissi nelle strade della città di Napoli. Pubblicità siffatte, che prendono spunto dal drammatico fenomeno del femminicidio, oltre a svilire l’immagine della donna, istigano ad ingiustificati e gravissimi comportamenti violenti. L’attenzione per le donne ed i loro diritti passa anche attraverso una pubblicità corretta che non svilisca la loro dignità“.

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