Interventi, ma non certo una nuova riforma. Così il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, parla del suo nuovo programma sull’università, che presenterà domani, giovedì 15, alla presenza dei rettori.«In questa fase – ha assicurato il ministro – è necessario fare il punto della situazione e non pensare a nuove riforme».
«La formazione, la ricerca debbono essere centrali» ha sottolineato Profumo ribadendo l’esigenza di «una grande attenzione sulle iniziative che dovranno essere di peso in termini di qualità e di creazione di nuove opportunità di lavoro».
Il ministro sta ha inoltre riportando l’attenzione sui fondi che continuano ad essere pochi, ma che potrebbero essere integrati con le risorse dell’Ue, un jolly da giocare secondo lo stesso Profumo. «I fondi strutturali, il fondo sociale europeo, sono elementi sui quali è necessario avere una grandissima attenzione. Probabilmente – ha osservato il ministro – queste saranno le ultime risorse vere per il Paese. Credo che in questa fase sia necessario spendere, ma soprattutto spendere bene». L’idea, insomma, è di usare bene le risorse che ci sono, andando a porre una maggiore attenzione sul controllo della spesa.
Razionalizzazione dunque, ma non solo. Il ministero ha già avviato una ricognizione su eventuali sforamenti delle tasse universitarie per poi prendere i provvedimenti necessari, anche sulle modalità di trasferimento del fondo di finanziamento ordinario.