Prepensionamento per gli insegnanti over 60: la petizione

prepensionamento per gli insegnanti

Prepensionamento per gli insegnanti over 60: la proposta arriva direttamente dai docenti. A lanciare la petizione, sul sito Change.org, è stata Mila Spicola, docente di ruolo presso una scuola media di Palermo. Dopo le parole del ministro Marianna Madia, che ieri prometteva il prepensionamento di 85 mila dipendenti della Pubblica Amministrazione al fine di dare spazio ai giovani, anche il mondo della scuola si mobilita. Ecco il testo integrale della petizione.

 

In Italia abbiamo la classe docente più vecchia al mondo. 

In Italia nel 2011, il  62% degli  aveva compiuto i 50 anni, mentre i giovani docenti in cattedra erano una rarità: appena lo 0,27 per cento. Media destinata a salire ancora.

Nel 2014 ai docenti per la pensione serviranno 63 anni e 9 mesi di età: siamo quasi al blocco del turn over.

In un momento in cui la scuola deve acquisire grandi capacità di rinnovamento e mutamento, di acquisizione di strategie didattiche e pedagogiche innovative, ci ritroviamo un personale con l’età media di oltre i 50 anni e presto si lascerà la cattedra non prima dei 67 anni. Una situazione che nei prossimi anni rischia di scavare un solco ancora più profondo tra generazioni sempre più digitali e insegnanti sempre più vecchi. Inoltre  in Italia i nostri governanti continuano a dimenticare che l’insegnamento è scientificamente collocato tra le categoria professionali più a rischio burnout, rischio che aumenta con l’avanzare degli anni di servizio. Come può una maestra di 67 anni correre dietro a bambini di 5/6 anni se non ce la fa più?

Molti sono i docenti che continuano con entusiasmo e motivazione ad insegnare, a innovare e ad adeguare i propri metodi e le strategie didattiche. Per alcuni invece non è così, specialmente dopo i 60 anni, prevalgono stanchezza o altre motivazioni e la scuola diventa un calvario. Un calvario che si riflette e arriva sugli alunni e le loro famiglie. Significativo il caso dei docenti della cosiddetta Quota96 per i quali comunque la pensione è un diritto acquisito e sarebbero da ascoltare fin da subito

Chiediamo che costoro, i docenti oltre i 60 anni (perchè no anche 58), SU BASE VOLONTARIA, possano optare per modalità di prepensionamento o per meccanismi di riconversione ad altre funzioni strumentali all’insegnamento o alla gestione scolastica interne alla scuola (attuando una diversificazione nella carriera dei docentie una funzionalizzazione del management scolastico che all’estero è a norma e da noi non esiste, schiavi di governi che hanno avuto sempre una visione molto provinciale dell’organizzazione scolastica), lasciando il posto in cattedra a colleghi giovani, motivati, energici e più vicini per linguaggio e per visione ai propri allievi. 

In questi giorni il ministro Madìa ha prospettato modalità di prepensionamento nella pubblica amministrazione per lasciar spazio ai giovani. Eccoci! Il mondo della scuola è esattamente l’ambito dove applicare da subito tale modalità.

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  1. i lavora con i bambini, sopratutto scuola dell’infanzia, è sottoposto ad un ritmo di lavoro che non è più sopportabile e non si può alleggerire in nessun modo: 29 bambini a chi ha 40 anni e 29 bambini a chi ne ha 60 e più. Energia fisica, manualità, tolleranza al rumore, capacità mnemonica e attenzione a 60 anni non sono più quelle di una persona nel pieno delle forze. E’ rischioso per tutti; qualcuno dovrà assumersi questa responsabilità

  2. chi lavora con i bambini, sopratutto scuola dell’infanzia, è sottoposto ad un ritmo di lavoro che non è più sopportabile e non si può alleggerire in nessun modo: 29 bambini a chi ha 40 anni e 29 bambini a chi ne ha 60 e più.Non so lo quota 96! Energia fisica, manualità, tolleranza al rumore, capacità mnemonica e attenzione a 60 anni non sono più quelle di una persona nel pieno delle forze. E’ rischioso per tutti; qualcuno dovrà assumersi questa responsabilità

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