Precari Univerisità vs CRUI

Appello ai rettori, ai senati accademici, ai consigli di amministrazione delle università pubbliche italiane versus la Crui.

La sostanziale inerzia della Conferenza dei Rettori (CRUI) in questo biennio di tagli e la sua incapacità di farsi interprete del malessere e del dissenso del mondo accademico di fronte alla cosiddetta “riforma dell’università” dimostrano in maniera incontrovertibile come questa associazione non sia ormai più in grado di svolgere in maniera credibile le funzioni previste dal suo stesso statuto (rappresentare le università italiane e valorizzarne l’autonomia, proporre a Governo e Parlamento pareri tecnici sul sistema universitario, sostenere iniziative volte a migliorare il sistema di ricerca ed alta formazione, elevare la funzionalità, la qualità e il prestigio del sistema universitario italiano).
Le recenti prese di distanza di alcuni rettori dalle posizioni ufficiali della CRUI, dopo mesi di sbandierato unanimismo, mostrano tutti i limiti di un organismo arcaico, incapace di sviluppare un dibattito e darsi meccanismi di funzionamento realmente democratici.
Di fronte all’evidenza che la CRUI oggi non serve davvero più a nulla e a nessuno, ci chiediamo e chiediamo all’intero corpo accademico che senso abbia tenere in vita strutture costosissime come la CRUI e la fondazione CRUI, cui le università italiane, colpite da tagli pesantissimi, versano ogni anno quote associative che non hanno conosciuto alcuna crisi economica. Mentre si tagliano servizi e personale e gli investimenti in ricerca sono costantemente ridimensionati, il finanziamento di questa “associazione di università” è un lusso che il nostro sistema accademico davvero non può più permettersi. – Ci permettiamo di dire che il personale CRUI andrebbe riassorbito all’interno delle Università.
Il legittimo diritto dei rettori a darsi proprie forme di rappresentanza può benissimo essere svolto da una nuova associazione di rettori, e non di università, che come ogni associazione di categoria si finanzi con i contributi personali degli iscritti.
Per queste ragioni inviamo un appello ai rettori, ai senati accademici, ai consigli di amministrazione di tutte le università pubbliche italiane affinché deliberino la fuoriuscita dei propri atenei dalla CRUI e investano le risorse risparmiate in servizi di maggiore utilità per il sistema universitario e per l’intero paese.
CPU – Coordinamento nazionale Precari Università

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