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E’ salito a sei il numero degli agenti contusi durante gli scontri alla manifestazione degli studenti a Roma. Lo si apprende dalla Questura di Roma. Secondo la ricostruzione dei poliziotti, il corteo stava tornando al luogo di partenza, verso piazzale della Piramide, dopo aver raggiunto la sede del Ministero dell’Istruzione.
All’altezza di Porta Portese ”un nutrito gruppo di studenti ha cominciato a lanciare sassi e altri oggetti contro un esiguo cordone delle forze dell’ordine, tentando di sfondarlo per raggiungere via Portuense”. Dagli agenti e’ partita ”prima una carica di contenimento e poi di alleggerimento durate alcuni secondi, durante i quali sei agenti sono stati feriti”, tra loro anche un funzionario di polizia, mentre uno studente minorenne del liceo Virgilio e’ stato fermato ed identificato.
Sono al vaglio i filmati degli episodi per identificare i responsabili degli scontri e gli organizzatori del corteo, avvenuto senza preavviso, il cui percorso era stato concordato solo in seguito con la Questura.
ALEMANNO COMMENTA GLI SCONTRI. “Oggi un corteo di appena mille studenti ha paralizzato la città. Chiedo ancora una volta al ministro Cancellieri di darci delle regole perché senza la città rischia di essere soffocata e i romani sono stufi”. Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è intervenuto questa mattina per commentare i disagi causati alla mobilità dal corteo di studenti partito intorno alle 9.30 da Piramide.
QUESTA MATTINA
Traffico in tilt nel centro di Roma e Milano a causa di due distinti cortei studenteschi che si sono nel capoluogo lombardo da largo Cairoli in direzione di Piazza Missori e da via Palestro in direzione della sede della Regione Lombardia. Interrotti anche alcuni tratti di transito delle linee di superficie dei mezzi pubblici dell’Atm.
Intanto uno dei due cortei ha invaso Piazza Cordusio al grido di ‘La pagherete cara, la pagherete tutta’. Dai megafoni qualcuno spiega che e’ stato ‘mostrato il dito medio alla finanza italiana’. I giovani hanno imbrattato alcuni edifici lungo il percorso, quello della Siae, di Cariplo e Intesa Sanpaolo. Lo stesso stanno facendo in corso di Porta Romana. Si leva dalla piazza la protesta che dice ‘No al ddl Profumo, fuori banche e aziende dalle scuole, saperi per tutti, privilegi per nessuno’. Qualcuno dei manifestanti indossa la maschera di Anonymous.
Tanti gli striscioni portati in corteo. Uno di questi riporta: ‘Dalla grecia alla Val di Susa la lotta non si arresta. Ora e sempre resistenza!’. Tanti anche i cori: ‘Monti in miniera e Fornero in fonderia’, e un altro, ‘La Val Susa non si tocca la difenderemo con la lotta’. In manifestazione anche i collettivi universitari e medi. “Il paese – spiega un rappresentante del collettivo universitario – e’ in una condizione di miseria, dissanguato dalle varie manovre ‘lacrime e sangue’ del Governo Monti che colpiscono solo i lavoratori. Rivendichiamo una fuoriuscita dalla crisi con una ripresa a livello di reddito”.
Scontri a Torino, dove le forze dell’ordine hanno caricato gli studenti. Almeno una ventina i contusi. Quindici i fermati.
Tafferugli a Milano. La polizia ha cercato di fermare il corteo diretto verso la Regione Lombardia con una carica. Anche lì almeno una decina i contusi.
Caos a Roma dove gli agenti hanno impedito alla manifestazione di continuare per Porta Portese. Tensioni anche a Pisa. Traffico in tilt in diverse città italiane.
Il corteo formato da studenti medi, universitari esponenti dei centri sociali e No Tav, si è diretto prima verso il Miur, dove ha fatto esplodere dei petardi in cortile. Poi ha continuato con un corteo selvaggio per le vie della città. Le forze dell’ordine hanno bloccato la manifestazione. Dopo lanci di uova e vernice gli agenti hanno caricato diverse volte. Quindici ragazzi sono stati fermati per essere identificati in questura. Una ventina i ragazzi che hanno riportato contusioni.
A Bologna azione al consolato greco, «in solidarietà agli arrestati antifascisti». Poi petardi e vernice contro la sede di Unicredit. Fitto lancio di uova davanti alla Provincia di Napoli. A Massa, subito dopo il corteo, i ragazzi hanno occupato uno stabile. A Palermo gli studenti hanno bruciato le tessere elettorali ed hanno esposto uno striscione: «Nessuna fiducia nella casta!».
LA PROTESTA– La mobilitazione è stata indetta contro le politiche di austerità del governo Monti. Da Catanzaro a Torino. Passando per Modena, Bologna e Napoli. «Dopo anni di tagli non c’è alcuna intenzione di tornare a investire nella scuola pubblica», dicono gli studenti. Che assicurano: «Questa è solo la prima di una serie di mobilitazioni».