Soldi in cambio della prenotazione di una udienza o di comunicazioni riservate. E quando non arrivano i soldi, c’è chi chiede anche altre utilità, come la raccomandazione di un amico che deve sostenere un esame universitario.
Eccolo lo scenario dell’ultima inchiesta che affonda lame di luce sul «dietro le quinte» del sistema giustizia, su quanto avviene prima, durante e dopo la celebrazione di una udienza. Riflettori puntati sul Tribunale del Riesame di Napoli, dove la Procura punta a individuare movimenti e attività ritenute sospette, seguendo i possibili passi falsi di alcuni impiegati: ci sono quattro commessi sotto inchiesta, due dei quali raggiunti da perquisizione nelle rispettive abitazioni.