OCSE: disoccupazione in crescita. Ecco le nuove previsioni

economia_recessione_paese-713977.jpgRifocalizzare la spesa e allargare il supporto ai disoccupati e alle loro famiglie. Un aiuto più efficace rispetto agli sforzi per dirigere il prestito bancario o agli aiuti del settore industriale. Le raccomandazioni su come affrontare la crisi arrivano direttamente dal rapporto di marzo dell’Ocse.

Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico un migliore controllo nella spesa e l’ efficienza sarebbero necessari per migliorare il valore del credito dell’Italia. Per l’organizzazione infatti il tasso di disoccupazione nel 2009 passerà dal 6,8 al 9,2% per arrivare al 10,7% nel 2010.

L’Ocse, inoltre, sottolinea che ci sono limiti alle misure fiscali dell’Italia, e “con un alto debito pubblico non molto di più può essere fatto”. A giudizio dell’Organizzazione, quindi, il governo avrà bisogno di focalizzarsi sulle misure volte al consolidamento del bilancio nel lungo termine, “come ad esempio accelerare o estendere la riforma delle pensioni o migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione”.

L’organizzazione parigina raccomanda così di sfruttare al massimo “gli strumenti convenzionali, mantenendo o portando i tassi di interesse vicino allo zero, ma anche di fare ricorso se necessario a misure aggiuntive per ristabilire il funzionamento di banche e mercati finanziari”.

Ma attenzione a chiamarla Recessione. La crisi che attualmente sta investendo il Paese non può essere paragonata alla “grande depressione” degli anni 30, diversa sia per la qualità sia per l’intensità dell’azione dei Governi. Parole che provengono direttamente dal capo-economista dell’Ocse, Klaus Schmidt-Hebbel.

“I numeri sono pessimistici, ma abbiamo ragioni solide per poter prevedere una ripresa”, sottolinea Klaus Schmidt-Hebbel commentando i dati del rapporto. Secondo il capo-economista “l’economia mondiale è immersa nella recessione peggiore dagli anni ’30, che va molto al di là dei paesi Ocse”.

“Per il prossimo anno prevediamo una ripresa lenta, timida che si consoliderà alla fine del 2010 – ha concluso – aggiungendo che la disoccupazione aumenterà fortemente in tutta l’area dell’ Ocse, e nella maggior parte dei paesi supererà il 10%”.

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