Milano, protesta alla Bicocca sul caro affitti: “Dove sono finiti i 600 milioni per le residenze universitarie”

Blitz di un gruppo di studenti durante la presentazione del progetto “Musa”. Interrotto l’intervento di Alessandra Gallone, consigliera delegata del ministro Berinini: “I soldi non sono spariti”. E il sindaco Sala convocherà un incontro con gli atenei.
Milano, 6 set. (askanews) –

È andata in scena questa mattina all’Università Bicocca di Milano la protesta degli studenti per chiedere una svolta sulle residenze universitarie. Durante il convegno di presentazione dei risultati del progetto Musa, finanziato attraverso i fondi del Pnrr, gli studenti hanno esposto nell’aula magna uno striscione con la scritta “Bernini ti hanno scippato 600 milioni li ha presi il privato“, in riferimento ai fondi che tramite il Pnrr dovevano andare agli alloggi universitari e che poi sono stati bloccati. In quel momento era in programma l’intervento di Alessandra Gallone, consigliera delegata del ministro dell’Università e Ricerca.

“Oggi parliamo di risultati – hanno scandito ad alta voce gli studenti, che appartengono a diverse facoltà e hanno spiegato che la loro è una iniziativa spontanea, rivolgendosi alla consigliera del ministro -. Oggi chiediamo allora come mai sono spariti quei soldi dal Pnrr che erano dedicati alle residenze universitarie. Sul Pnrr non avete portato a casa nulla, noi siamo preoccupati, vogliamo una casa”.  “Vi garantisco che i fondi arriveranno, non ci preoccupate, non sono spariti” ha assicurato Gallone.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che a breve convocherà un nuovo tavolo sul tema casa con studenti e rettori delle università, dopo quello di alcuni mesi fa seguito alle proteste degli studenti in tenda davanti agli atenei. “Oggi c’erano dei ragazzi che manifestavano – ha detto il primo cittadino di Milano -. Per me limitare gli affitti brevi è un elemento però bisogna fare altre cose. Io credo che le grandi città possano concedere volumetrie anche in eccesso rispetto a quelle che ci sono nei nostri piani. Se chi costruisce lascia al comune una parte di appartamenti, che il comune dedica agli affitti calmierati per studenti. È il momento di fare queste cose, so bene che è una questione di difficile soluzione ma capisco bene le ragioni degli studenti”.

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